Tecnica ad energia muscolare in caso di malattia polmonare cronica ostruttiva, una revisione sistematica

Metodi

• Articoli analizzati: 3 
• Stringa di ricerca: combinazione dei seguenti termini e loro varianti: Chronic Obstructive Pulmonary Disease, COPD, bronchitis and variants; muscle energy technique, MET, post-isometric contraction; randomized controlled trial, controlled clinical trial
• Criteri di inclusione:
  • studi randomizzati controllati (RCT) scritti in inglese, con partecipanti aventi 40 anni o più e una diagnosi di malattia polmonare cronica ostruttiva secondi i criteri Global Initiative for Chronic Obstructive Lung Disease (GOLD).
  • studi dove l’intervento è stato rappresentato da tecniche ad energia muscolare o è stato descritto in termini simili (es. tecniche dirette ad articolazioni o muscoli, con contrazioni attive dei pazienti e movimenti passivi degli operatori); studi con ogni tipo di controllo (es. nessun trattamento, trattamento sham o fittizio, cure standard).
• Criteri di esclusione: studi con partecipanti aventi altre malattie respiratorie.

Caratteristiche degli studi

3 trial randomizzati controllati (RCT)

• in 2 studi non è stato specificato come sono stati divisi i partecipanti nei gruppo trattamento e controllo
• persone con malattia polmonare moderata o severa
• valutazione della qualità degli studi tramite scala Cochrane Collaboration Risk of Bias Tool
• 1 studio di qualità moderata e 2 di qualità incerta.

Partecipanti

• Numero nello studio più piccolo: 30 persone, di cui 15 nel gruppo di intervento e 15 nel gruppo di controllo
• Numero nello studio più grande: 30 persone, di cui 15 nel gruppo di intervento e 15 nel gruppo di controllo
• Totale: 90 persone
• Età media: da 40 a 70 anni

Interventi e valutazioni

• 1 sessione, 3 sessioni o 24 sessioni (2 a settimana) di intervento
• Nei gruppi di trattamento: sole tecniche ad energia muscolare, tecniche ad energia muscolare con fisioterapia convenzionale, tecniche ad energia muscolare con esercizi
• 2 studi hanno specificato i muscoli coinvolti
• Nei gruppi di controllo: trattamento sham con fisioterapia convenzionale, sola fisioterapia convenzionale, trattamento sham con esercizi

Risultati

• Outcome primari: in relazione alla funzionalità polmonare, le tecniche ad energia muscolare in combinazione con la fisioterapia convenzionale non sono risultate superiori rispetto al controllo (trattamento sham più fisioterapia convenzionale)
• Outcome secondari: in merito alla capacità di esercizio fisico, rispetto ad un trattamento sham, le tecniche ad energia muscolari hanno favorito un miglioramento statisticamente significativo quando aggiunte alla fisioterapia convenzionale o ad un programma di esercizi.

Due studi hanno valutato lo sforzo percepito (inteso come indice di dispnea) tramite la scala di Borg, mostrando un miglioramento statisticamente significativo nei gruppi con tecniche ad energia muscolare.
Uno studio ha riportato, con significatività statistica, una migliore qualità di vita misurata tramite il Clinical COPD Questionnaire (CCQ) grazie alle tecniche ad energia muscolare.
In un solo studio sono stati riscontrati due effetti avversi, ma difficilmente collegabili agli interventi in quanto riguardanti altre malattie sistemiche avute dai pazienti (calcoli renali e morbo di Crohn)

Discussione

Le tecniche ad energia muscolare sembrano aver effetti positivi su pazienti con malattia polmonare cronico ostruttiva, benché servano studi più strutturati e grandi per valutarne l’effettivo impatto.
Bisogna comunque notare che alcuni effetti riscontrati sono stati non solo significativi da un punto di vista statistico, bensì anche clinico, ossia hanno comportato un miglioramento effettivo nella condizione di salute dei pazienti. In particolare, sono migliorate la capacità di esercizio misurata tramite il test di camminata, la percezione soggettiva di sforzo misurata tramite la scala di Borg e la qualità della vita misurata tramite CCQ.

La mancanza di effetti sulla funzionalità polmonare è in linea con altri studi che riportano come le terapie manuali, in aggiunta alla fisioterapia o ad un programma di esercizi, non sembrino dare un particolare contributo.
Benché non siano stati riscontrati effetti avversi, è anche vero che solo uno studio li ha valutati e non sempre è chiaro cosa debba considerarsi effetto avverso dopo una terapia manuale.
Servono quindi studi più rigorosi, dove gli interventi siano meglio descritti in modo da essere chiari e ripetibili, così come gli outcome (meglio descritti e riportati durante lo studio, con un’analisi statistica trasparente).