Marco Chiera
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08/08/2022 - Ultimo aggiornamento 10/04/2024
Francesco Cerritelli, Fabrizio Carinci, Gianfranco Pizzolorusso, Patrizia Turi, Cinzia Renzetti, Felice Pizzolorusso, Francesco Orlando, Vincenzo Cozzolino, Gina Barlafante | Anno 2011
La manipolazione osteopatica come trattamento complementare alla prevenzione delle complicanze cardiache
Patologia:
Ipertensione arteriosa
Tipo di studio:
Trial controllato non randomizzato (come studio esplorativo)
Data di pubblicazione della ricerca:
15-01-2011
Scopo dello studio
- Obiettivo: valutare gli effetti dell’OMT sull’ipertensione tramite parametri di routine usati per prevenire rischi cardiovascolari a lungo termine
- Outcome misurati:
- Primari: cambiamenti nello spessore dell’intima media e nella pressione sanguigna sistolica e diastolica
Partecipanti
- Numero: 63 persone (32 donne e 31 uomini)
- Criteri di inclusione: pazienti che si sono presentati in maniera consecutiva presso un cardiologo privato, ipertensione di grado 1 o + secondo le specifiche dell’OMS, ultrasonografia b-mode dell’intima media di grado II, III o IV
- Criteri di esclusione: presenza di fattori di rischio multipli e con complicazioni rilevanti avute nei passati 10 anni (malattie renali, ipercolesterolemia, diabete, problemi metabolici quali obesità o sindrome X e fumo)
- Gruppi di studio: due gruppi non randomizzati
- Gruppo 1: cure standard con l’aggiunta di OMT, 31 persone (15 donne e 16 uomini, età media 50 anni)
- Gruppo 2: cure standard, 32 persone (17 donne e 15 uomini, età media 49,6 anni)
Interventi e valutazioni
- Valutazione, con uso di Holter per 24 ore, all’inizio dello studio (baseline) e dopo 12 mesi di pressione sanguigna, spessore dell’intima media tramite ultrasonografia b-mode, indice di massa corporea, altezza, peso, frequenza cardiaca a riposo
- Sessioni quindicinali di OMT per 1 anno
- Cure standard: terapia farmacologica (bloccanti dei canali del calcio, ACE-inibitori, beta-bloccanti, diuretici, da soli o in combinazione)
OMT:- Valutazione iniziale: test di mobilità su diverse parti del corpo, in particolare spring test per aree dorsali e lombari, F.AB.ER. test per le anche, test di rotazione interna ed esterna per le braccia, e test dei sei movimenti per il collo
- Trattamento: organizzato sui risultati della valutazione, uso di tecniche fasciali, craniali e di bilanciamento delle tensioni legamentose
- Tutte le persone sono state seguite dallo stesso cardiologo, che si è occupato delle valutazioni e delle cure standard
- OMT eseguito da un solo osteopata
Risultati
- Outcome primari: considerando semplicemente la correlazione fra OMT e gli outcome primari, l’OMT ha favorito in maniera statisticamente significativa la riduzione dello spessore dell’intima media, della pressione diastolica e della pressione sistolica.Dalle analisi statistiche che hanno considerato anche il peso di altri fattori – indice di massa corporea, pressione sanguigna alla baseline, dosaggio dei farmaci assunti, sesso – è emerso che l’OMT ha favorito la riduzione dello spessore dell’intima media (-0,517mm, con un intervallo di confidenza, o CI, compreso fra -0,680 e -0,353) e della pressione sistolica (-4,317mmHg, con un CI compreso fra -6,421 e -2,214) in maniera statisticamente significativa.
Discussione
L’OMT ha dimostrato di poter contribuire in maniera rilevante alla riduzione del rischio cardiovascolare riducendo in maniera statisticamente significativa lo spessore dell’intima media e la pressione sanguigna sistolica. Il risultato è di particolare importanza in quanto gli effetti si sono avuti in persone che contemporaneamente seguivano una terapia farmacologica standard.
Il razionale di questo effetto può trovarsi nella capacità dell’OMT: di ridurre la produzione di citochine infiammatorie tramite la manipolazione dei tessuti; di favorire un riequilibrio del sistema nervoso autonomico.
Gli autori auspicano studi più rigorosi (es. calcolo della numerosità campionaria, randomizzazione) per comprendere la portata dell’OMT e la sua utilità, anche in termini di analisi costi-benefici, nella clinica quotidiana come valore aggiunto alla terapia standard.
Dato l’incidenza di eventi cardiovascolari, anche letali, che si verificano ogni anno, avere uno strumento non invasivo e potenzialmente sicuro che possa ridurne il rischio può essere molto importante per il sistema sanitario.
La recensione di Osteopedia
A cura di Marco Chiera
Punti di forza: analisi statistiche articolate che hanno considerato il peso di altre variabili in modo da valutare l’effetto specifico dell’OMT; valutazione degli effetti a lungo termine; OMT valutato in aggiunta, e quindi in riferimento, al trattamento farmacologico standard basato sulle prove di efficacia; uso di outcome clinici di routine e facilmente misurabili nella pratica quotidiana.
Limiti: non è descritto come sono state allocate le persone fra i due gruppi; la mancata randomizzazione può aver portato a mandare nel gruppo OMT le persone più propense a riceverlo e migliorare; non sono stati valutati eventuali effetti avversi (benché non sembra ci siano stati in quanto non se ne fa cenno e nessun paziente è uscito dallo studio); un trattamento quindicinale per un anno non è qualcosa che tutti possono permettersi, soprattutto se offerto da un servizio privato.
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