Marco Chiera
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09/08/2022 - Ultimo aggiornamento 10/04/2024
Francesco Cerritelli, Nuria Ruffini, Eleonora Lacorte, Nicola Vanacore | Anno 2016
Il trattamento manipolativo osteopatico nelle malattie neurologiche, revisione sistematica della letteratura
Patologia:
Neuropatologie
Tipo di studio:
Revisione sistematica
Data di pubblicazione della ricerca:
15-10-2016
Scopo dello studio
- Obiettivo: valutare l’efficacia, l’effectiveness (efficacia clinica) e sicurezza dell’OMT nelle malattie neurologiche
- Outcome misurati:
- Primari: ogni tipo di outcome riguardante l’efficacia o l’effectiveness dell’OMT comparato con ogni altro tipo di trattamento alternativo
- Secondari: effetti avversi (quantità e tipo)
Metodi
- Articoli analizzati: 10
- Stringa di ricerca: (((((((((((((osteopath* AND manipulat* AND (treatment OR therapy))) OR Manipulation, Osteopathic[MeSH]) OR ((osteopath* AND medicine))) OR ((manual* AND treatment*))) OR ((spinal AND manipulat*))) OR Manipulation, Spinal[MeSH]) OR ((visceral AND manipulat*))) OR (((crani* OR crani* AND sacral OR cranio *sacral) AND osteopat* AND (manipulat* OR manual OR treatment)))) OR (((craniosacral OR cranio-sacral OR cranio sacral)))) OR ((osteopath* AND diagnosis))) OR ((osteopath* AND palpat*))) OR ((osteopath* AND principle* AND prac(ce*)) AND ((neurologic* AND (disease* OR disorder*)) OR (nervous AND system AND (disease* OR disorder*))))
- Criteri di inclusione:
- Studi su pazienti di ogni sesso, etnia e età che riportavano una condizione neurologica, ossia una malattia del sistema nervoso centrale o periferico, fra cui epilessia, malattia di Alzheimer e altre demenze, malattie cerebrovascolari inclusi gli ictus, emicranie e cefalee, sclerosi multipla, malattia di Parkinson, infezioni neurologiche, tumori cerebrali, traumi e disturbi neurologici seguenti alla malnutrizione; studi randomizzati controllati (RCT) e quasi-RCT, a serie temporali interrotte, clinici controllati e osservazionali su singoli centri o multicentrici; ogni lingua e anno di pubblicazione;
- OMT come intervento principale; OMT eseguito da un osteopata; trattamento sham (fittizio), lista d’attesa (le persone avrebbero ricevuto l’OMT alla fine dello studio), cure standard, nessun trattamento
- Criteri di esclusione: studi non sottoposti a peer-review, atti congressuali, editoriali, lettere e abstract; studi che raccoglievano solo dati sulle patologie neurologiche; studi con pazienti sofferenti di lombalgia o problemi muscoloscheletrici ma senza disturbi neurologici sottostanti; studi con trattamenti manuali combinati come intervento
Caratteristiche degli studi
- RCT a due o tre braccia e osservazionali
- 1 studio osservazionale sulla malattia di Parkinson
- 2 RCT sull’emicrania
- 4 studi sulle cefalee tensive
- 3 studi sulla paralisi cerebrale infantile
- Studi eseguiti nel breve tempo (valutazione subito dopo il trattamento) e sul lungo periodo (mesi)
- Solo 2 studi hanno dei neurologi fra gli autori
- Solo 2 studi hanno calcolato la numerosità campionaria (quante persone reclutare) prima dello studio
- Gli studi variavano da qualità molto bassa a moderata, da incerto ad alto rischio di bias (secondo il metodo di valutazione del rischio bias – RoB – della Cochrane e il punteggio Jadad)
- Eterogeneità elevata in relazione all’intervento, al controllo e agli outcome misurati (una meta-analisi non è stata possibile)
Partecipanti
- Numero nello studio più piccolo: 13 persone (5 donne e 8 uomini), di cui 7 persone nel gruppo OMT e 6 persone nel gruppo di controllo
- Numero nello studio più grande: 142 persone (60 donne e 82 uomini), di cui 71 persone nel gruppo OMT e 71 persone nel gruppo di controllo
- Totale: 525 persone, di cui 228 persone nel gruppo OMT e 297 nei vari gruppi di controllo
- Età media: non definita, da bambini ad anziani
Interventi e valutazioni
- Nei gruppi OMT:
- Molte tecniche diverse, fra cui tecniche sui tessuti molli, alta velocità bassa ampiezza, funzionali, ad energia muscolare, craniosacrali, counterstrain, osteoarticolari, di rilascio miofasciale, viscerali, di bilanciamento delle tensioni legamentose e delle tensioni membranose
- Sessioni variabili da 10 a 60 minuti
- 7 studi con trattamento personalizzato sulle esigenze del paziente
- 2 studi con un protocollo standardizzato
- 1 studio con una tecnica (compressione del quarto ventricolo)
- Nei gruppi di controllo:
- Rilassamento muscolare progressivo, trattamento sham, cure standard, lista d’attesa, posizioni di riposo, valutazione palpatoria, agopuntura, OMT su persone sane, nessun intervento
- Quando possibile, OMT e controllo della stessa durata ed eseguiti nello stesso setting (privato, clinico o ospedaliero)
- Solo 5 studi hanno riportato informazioni su chi ha praticato l’OMT (osteopati esperti certificati)
Risultati
- Outcome primari:
- Malattia di Parkinson: rispetto al trattamento sham, l’OMT ha migliorato in maniera statisticamente significativa i parametri relativi alla velocità e al passo.
- Emicrania: rispetto al controllo (trattamento sham o cure standard), l’OMT ha migliorato la vitalità, la salute psicologica e la capacità funzionale e ha ridotto il dolore in maniera statisticamente significativa (uno studio si è servito dell’Headache Impact Test 6 come misura validata). I gruppi di controllo hanno riportato nessun risultato statisticamente significativo.
- Cefalea tensiva: rispetto al controllo (rilassamento muscolare progressivo, trattamento sham, posizione di riposo, valutazione palpatoria o nessun intervento), l’OMT ha ridotto il dolore misurato tramite Visual Analog Scale e la frequenza degli episodi in maniera statisticamente significativa. I gruppi di controllo hanno riportato o nessun risultato statisticamente significativo o miglioramenti inferiori rispetto all’OMT.
- Paralisi cerebrale infantile: l’OMT ha migliorato la frequenza di evacuazione in maniera statisticamente significativa, mentre ha mostrato risultati discordanti nel migliorare la funzionalità motoria valutata secondo il Gross Motor Function Classification System (GMFCS) – in 1 studio è migliorata mentre in 1 studio no. Nei gruppi di controllo, le cure standard hanno avuto lo stesso effetto sull’evacuazione, mentre l’agopuntura ha ottenuto risultati peggiori.
- Outcome secondari: i 4 studi che hanno valutato effetti avversi non ne hanno trovati di specifici attribuibili all’OMT.
Discussione
L’OMT sembra in grado di ridurre il dolore e migliorare la qualità della vita in persone con emicrania o cefalea tensiva. Allo stesso modo, l’OMT sembra poter aiutare le persone affette da malattia di Parkinson ad avere una miglior andatura. Se in grado da un lato di migliorare la motilità intestinale, dall’altro lato l’OMT potrebbe forse aiutare i bambini con paralisi cerebrale anche a migliorare la loro funzionalità motoria.
Inoltre, l’OMT sembra un trattamento sicuro da attuare in caso di patologie neurologiche.
Tuttavia, gli studi mostrano diversi limiti metodologici relativi sia all’organizzazione degli studi sia alla scelta degli outcome clinici da misurare (con l’eccezione di emicrania/cefalea, non vengono usate misure validate ed affidabili). Pochi studi hanno descritto nel dettaglio gli interventi usati, la loro durata e frequenza, e ancor meno hanno valutato l’impatto delle altre terapie a cui i pazienti erano sottoposti durante lo studio (es. terapie farmacologiche).
Gli autori auspicano studi più robusti, con un razionale scientifico di supporto legato alla specifica patologia studiata, con una popolazione definita tramite criteri di inclusione ed esclusione più precisi, con l’uso di outcome clinici validati, con un’analisi adeguata degli effetti avversi, con una più precisa descrizione dell’esecuzione dello studio e con una maggiore attenzione a ridurre i bias che possono inficiare i risultati.
La recensione di Osteopedia
A cura di Marco Chiera
Punti di forza: la revisione riporta nel miglior modo possibile le informazioni relative agli studi analizzati, agli interventi usati (nei materiali supplementari è anche presente una descrizione delle tecniche osteopatiche) e agli outcome valutati.
Limiti: l’aver incluso solo trial clinici e osservazionali (sensato per puntare a svolgere una meta-analisi) può aver impedito di analizzare l’efficacia e la sicurezza dell’OMT su altre condizioni neurologiche.
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