Singola sessione di terapia manipolativa osteopatica smorza le risposte autonomiche e neuroendocrine acute allo stress mentale in partecipanti maschi sani

Partecipanti

• Numero: 20 uomini
• Criteri di inclusione: studenti universitari, età 20-30 anni, assenza di terapia farmacologica di lungo periodo, non fumatori, nessuna storia di malattie cardiovascolari, assenza di dolore o sintomi acuti nelle ultime 72 ore, non aver mai ricevuto l’OMTh
• Gruppi di studio: 2 gruppi ottenuti tramite randomizzazione
  • Gruppo 1: OMTh, 10 uomini (età media 24,2 anni)
  • Gruppo 2: trattamento sham (fittizio), 10 uomini (età media 24,1 anni)

Interventi e valutazioni

• Lo stimolo stressante è stato un compito di aritmetica (sottrazioni successive) per 5 minuti davanti ad una commissione di 3 persone
• Valutazione continua prima dello stimolo stressante, durante lo stimolo stressante, durante l’intervento e dopo l’intervento della frequenza cardiaca tramite ECG a 250Hz
  • Dalla frequenza cardiaca sono stati derivati i valori di HF e LF:HF per valutare l’equilibrio simpatovagale
• Valutazione il giorno prima della sessione di studio al risveglio e 30 minuti dopo il risveglio, all’inizio della sessione di studio, prima dello stimolo stressante, subito dopo l’intervento, 15 minuti e 30 minuti dopo l’intervento e il giorno dopo la sessione di studio al risveglio e 30 minuti dopo il risveglio del cortisolo salivare
• 1 sessione di OMTh o trattamento sham da 20 minuti
• OMTh: tecniche a scelta dell’osteopatia su aree craniosacrali
• Trattamento sham: tocco gentile sulle medesime aree craniosacrali dell’OMTh
• OMTh e trattamento sham eseguito da un osteopata
• Ai partecipanti è stato chiesto di non svolgere attività fisica, di non assumere caffeina o alcool e di non fumare nelle 24 ore precedenti le sessioni di valutazione ed intervento, ed è stato permesso un pranzo leggero almeno un’ora prima le sessioni di valutazioni ed intervento. Inoltre, prima di prendere il campione saliva è stato chiesto di non mangiare, bere bevande stimolanti, lavare i denti o fumare

Risultati

Outcome primari: benché in termini assoluti non siano state riscontrate differenze fra i due gruppi prima e durante lo stimolo stressante e dopo l’intervento, l’OMTh ha indotto una minore frequenza cardiaca, dei livelli maggior di HF e dei livelli più bassi di LF:HF rispetto al trattamento sham. I valori più bassi di frequenza cardiaca e LF:HF sono stati statisticamente significativi, mentre i valori più alti di HF quasi (p-value=0,56).Per quanto riguarda il cortisolo, invece, l’OMTh ha indotto livelli più bassi rispetto al trattamento sham in maniera statisticamente significativa. Benché senza significatività statistica, tuttavia, il giorno dopo la sessione di studio il gruppo con trattamento sham ha mostrato una riduzione della secrezione di cortisolo rispetto al giorno precedente la sessione di studio, mentre il gruppo OMTh ha mostrato livelli simili fra i due giorni.

Discussione

Una sola sessione di OMTh sembra aver favorito il recupero del sistema autonomico dopo uno stimolo stressante acuto (ha evitato la durata della prevalenza simpatetica e il ritiro dell’attività vagale), così come aver ridotto la secrezione di cortisolo una volta finito lo stimolo stressante. Inoltre, l’OMTh sembra aver evitato che l’organismo soffrisse dello stimolo stressante riducendo la fisiologica secrezione di cortisolo mattutina il giorno seguente, mantenendola invece stabile.

L’OMTh, quindi, sembra favorire una relativa prevalenza vagale nell’equilibrio simpatovagale.
Benché si tratti di un singolo stimolo stressante e di 1 sola sessione, è però interessante l’effetto favorente il recupero indotto dall’OMTh, soprattutto sul lungo periodo: in un mondo dove lo stress è spesso cronico, e dove ormai sono presenti molteplici evidenze di come questo stress possa favorire problemi cardiovascolari, un intervento che sia in grado di favorire il ritorno alla normale fisiologia diventa particolarmente rilevante. A tal proposito, valori più alti negli indici legati alla modulazione vagale dell’HRV e valori regolari del cortisolo sono collegati ad una miglior salute e ad un minor rischio di malattie cardiovascolari (e non solo).
Dato il campione piccolo e maschile, i risultati sono difficilmente generalizzabili.