Marco Chiera
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16/08/2022 - Ultimo aggiornamento 10/04/2024
P. Di Giacomo, E. Cerignoli, V. D'Ermes, G. Ferrato, A. Polimeni, C. Di Paolo | Anno 2021
Trattamenti gnatologici e osteopatici con valutazioni digitali prima e dopo le terapie. Case report di un paziente con sindrome di Ehlers-Danlos
Patologia:
Sindrome di Ehlers-Danlos
Tipo di studio:
Case report
Data di pubblicazione della ricerca:
05-05-2021
Scopo dello studio
- Obiettivo: riportare l’utilità di un programma terapeutico integrato, che prevede l’OMT, nel gestire una persona con sindrome di Ehlers-Danlos
- Outcome misurati: valutazione del dolore tramite Verbal Numeric Scale (VNS) e delle alterazioni muscoloscheletriche e gnatologiche tramite esami clinici e digitali (elettromiografia superficiale o sEMG, T-scan III e pedana stabilometrica)
Partecipanti
- Numero: 1
- Descrizione: donna di 33 anni con sindrome di Ehlers-Danlos (tipo ipermobile) e disturbi temporomandibolari.
Storia di dolore moderato (punteggio di 50 su 100 sulla VNS) a livello dell’articolazione temporomandibolare e del massetere di sinistra. 5 volte a settimana ha episodi di cefalea occipitale e/o temporale bilaterale (VNS di 70) e dolore al collo (VNS di 20). Non sono presenti acufeni o vertigini. Vi è poi un dolore diffuso lungo la colonna dorsale e sugli arti da 20 a 70 secondo la VNS.
Presenza di occlusione di tipo I con segni di usura dentale con overjet e overbite normali, sublussazione dell’articolazione temporomandibolare di sinistra, eccessiva apertura buccale (52mm) e dolorabilità ai muscoli masseterei, pterigoidi e temporali. La fossa glenoidea temporale è risultata appiattita da entrambi i lati.La valutazione osteopatica secondo i cinque modelli ha evidenziato:• modello biomeccanico: parto complicato con cesareo, osteopenia e protrusioni discali cervicali e lombari
-
- modello neurologico: miopia
- modello respiratorio-circolatorio: storia di tonsillite e tonsillectomia, insufficienza della valvola mitralica, un episodio di polmonite e reflusso gastro-esofageo
- modello metabolico: cisti ovariche, vulvodinia e neuralgia del pudendo; intolleranza al lattosio, ernia iatale e malattia intestinale
- modello comportamentale: moderato livello di somatizzazione.
Sono state inoltre evidenziate un’extrarotazione della metà destra del corpo e un’intrarotazione della metà sinistra del corpo.
Sono poi stati eseguiti tre test digitali:
-
- sEMG dei muscoli masticatori, che ha rivelato una preponderanza dei muscoli temporali sui masseteri ed un eccessivo sforzo masticatorio
- T-scan III per l’analisi dell’occlusione dentale, che ha mostrato un centro occlusale di gravità destro prima del secondo molare e una perdita di efficienza neuromuscolare
- pedana stabilometrica, che ha mostrato una forte interferenza del sistema oculomotore, un’alterazione del rachide cervicale e un maggior carico sul piede destro
Interventi e valutazioni
- Valutazione prima e alla fine del percorso di trattamento del dolore tramite VNS e delle alterazioni muscoloscheletriche e gnatologiche tramite esami clinici e digitali (sEMG, T-scan III e pedana stabilometrica)
- Terapia gnatologica diretta alle componenti stomatognatiche
- 18 mesi di terapia con splint occlusale ed esercizi propriocettivi
- OMT diretto alla gestione del dolore, delle disfunzioni della colonna vertebrale e muscoloscheletriche
- 3 cicli, distanti 2 mesi l’uno dall’altro, di 4 sessioni settimanali da 45 minuti
- Esame specifico per la vista a cui è seguita una riabilitazione
- La paziente è stata trattata anche per problemi viscerali emersi dalla valutazione osteopatica
Risultati
Alla fine delle terapie (dopo 18 mesi dalla prima visita), nessun dolore masticatorio, temporomandibolare o al collo è stato riportato. Gli episodi di cefalea si sono ridotti in frequenza e intensità (VNS scesa a 40).
La paziente ha acquisito maggior controllo dei movimenti mandibolari migliorando le sue abitudini (ha smesso di serrare i denti di continuo).
Il dolore diffuso nel corpo è anch’esso diminuito fino ad un range di 10-30 secondo la VNS.
Gli esami digitali hanno mostrato tutti una normalizzazione dei parametri, con una migliore efficienza neuromuscolare nella masticazione, una miglior distribuzione del carico e un miglioramento del sistema oculomotore grazie ad una riabilitazione oculare.
Discussione
La terapia gnatologica, col supporto degli esercizi di propriocezione che hanno funzionato come una vera e propria “terapia cognitivo-comportamentale”, ha permesso il miglioramento della masticazione e la scomparsa del dolore collegato alle disfunzioni presenti prima del percorso terapeutico. In particolare, gli esercizi propriocettivi sono risultati centrali per mantenere i risultati ottenuti con lo splint occlusale, tenuto conto che la perdita della propriocezione è tipica nei casi di sindrome di Ehlers-Danlos.
L’OMT ha invece favorito il miglioramento dello stato di dolore complessivo e della postura, agendo sul riequilibrio dei diversi sistemi corporei: movimento articolare, drenaggio linfatico, flusso sanguigno, propriocezione corporea generale, colonna vertebrale.
Un simile studio mostra la fattibilità e l’efficacia di un approccio multidisciplinare in condizioni complesse.
La recensione di Osteopedia
A cura di Marco Chiera
Punti di forza: accurata descrizione del caso clinico e dei test eseguiti; buona descrizione di come si è svolta la terapia nel tempo e delle disfunzioni rilevate durante l’OMT; buona discussione dell’importanza delle singole terapie e della loro integrazione; descrizione di un programma diagnostico e terapeutico integrato
Limiti: benché si possa supporre che l’OMT sia stato personalizzato, non è chiaro quali tecniche o che approccio sia stato usato (viene solo fatto un veloce riferimento a tecniche gentili quali il rilascio posizionale e il countestrain); non si hanno indizi per valutare quanto il solo OMT abbia inciso sul risultato finale; manca una discussione dei limiti dello studio.
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