Marco Chiera
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20/09/2022 - Ultimo aggiornamento 19/04/2024
Heike Philippi MD, Andreas Faldum PhD, Angela Schleupen DO, Bianka Pabst DO, Tatjana Jung,Holger Bergmann, Imke Bieber MD, Christine Kaemmerer MD, Piet Dijs DO,Bernd Reitter MD | Anno 2007
Asimmetria posturale infantile e trattamento osteopatico: uno studio randomizzato controllato
Patologia:
Asimmetria posturale infantile
Tipo di studio:
Trial randomizzato controllato
Data di pubblicazione della ricerca:
02-03-2007
Scopo dello studio
- Obiettivo: valutare l’efficacia dell’OMT in bambini con asimmetria posturale
- Outcome misurati:
- Primario: grado di asimmetria (scala 0-24) tramite la valutazione visiva della convessità del tronco e della rotazione cervicale come movimenti reattivi.
- Secondari: valutazione di possibili fattori mediatori dell’effetto dell’intervento sull’outcome primario (fra cui posizione infantile durante la veglia e il sonno, tempo durante il quale il bambino stava in braccio, tempo durante il quale il bambino stava seduto in macchina, malattie sviluppate durante lo studio) e influenza del trattamento su parametri autonomici (vomito, sonno, bere, umore, eccitabilità, frequenza di evacuazione, pianto).
Partecipanti
- Numero: 32 bambini (14 femmine e 18 maschi)
- Criteri di inclusione: età 6-12 settimane post-termine, con diagnosi di asimmetria posturale.
- Criteri di esclusione: punteggio di asimmetria < 12, presenza di una patologia sottostante importante, età gestazionale < 36 settimane, trattamento passato o presente per l’asimmetria (ad esclusione dell’handling), predominanza di una posizione obliqua del corpo che maschera la curvatura del tronco, genitori non famigliari col tedesco.
- Gruppi di studio: 2 gruppi ottenuti tramite randomizzazione
- Gruppo 1: OMT, 16 bambini (7 femmine e 9 maschi, età media 9 settimane)
- Gruppo 2: trattamento sham (fittizio), 16 bambini (7 femmine e 9 maschi, età media 9 settimane)
- 1 bambino non ha ricevuto l’ultimo trattamento
Interventi e valutazioni
- Per l’inclusione o l’esclusione dallo studio:
- storia medica completa ed esame neurologico (da un neurologo pediatrico) e fisico (da un fisioterapista) per definire il grado di asimmetria.
- Valutazione all’inizio e alla fine dello studio del grado di asimmetria (scala 0-24) tramite la valutazione visiva, riportata da 3 diversi osservatori e di cui è stata poi calcolata la media, della convessità del tronco e della rotazione cervicale come movimenti reattivi nel direzionare la testa da supini o proni.
- Valutazione di possibili fattori mediatori dell’effetto dell’intervento sull’outcome primario (fra cui posizione infantile durante la veglia e il sonno, tempo durante il quale il bambino stava in braccio, tempo durante il quale il bambino stava seduto in macchina, malattie sviluppate durante lo studio) e influenza del trattamento su parametri autonomici (vomito, sonno, bere, umore, eccitabilità, frequenza di evacuazione, pianto).
- 4 sessioni settimanali di OMT o di trattamento sham da 45-60 minuti.
- OMT: valutazione strutturale globale e della qualità e mobilità dei tessuti e trattamento personalizzato sulla base della valutazione.
- Trattamento sham: mani messe nella stessa posizione rispetto all’OMT, ma senza applicare alcuna tecnica
- Lista d’attesa: alla fine dello studio, fisioterapia.
- OMT eseguito da un osteopati esperti nel trattare neonati e bambini piccoli
dopo ogni intervento, ai genitori è stato spiegato come aiutare il bambino tramite l’handling basato sul concetto Bobath.
Risultati
- Outcome primario: l’OMT ha favorito una riduzione del grado di asimmetria di 4,7 punti in più rispetto al trattamento sham in maniera statisticamente significativa. Inoltre, mentre nel gruppo OMT 13 bambini sono migliorati (grado di asimmetria ridotto di almeno 3 punti) e 3 sono rimasti stabili, nel gruppo di controllo 5 bambini sono migliorati, 8 sono rimasti stabili e 3 sono peggiorati (grado di asimmetria aumentato di almeno 3 punti)
- Outcome secondari: nessuno dei fattori considerati come possibili mediatori dell’effetto dell’OMT o del trattamento sham sul grado di asimmetria ha mostrato una qualche correlazione.
Allo stesso modo, i due trattamenti sembrano aver influenzato in egual maniera (e quindi senza alcuna differenza statisticamente significativa) i parametri autonomici.
È stato riportato in 4 bambini nel gruppo OMT e 6 nel gruppo di controllo un pianto inconsolabile, così come in 4 bambini nel gruppo OMT e 6 nel gruppo di controllo c’è stato, due giorni dopo gli interventi, un peggioramento dei parametri autonomici.
Altri effetti collaterali non sono stati riscontrati.
Discussione
L’OMT ha mostrato di poter aiutare nel migliorare uno stato di asimmetria posturale, il quale potrebbe sì risolversi spontaneamente nel tempo, ma anche fissarsi in un’alterazione posturale (es. scoliosi) o indicare problemi peggiori (es. emiplegia).
Purtroppo non è stato evidenziato alcun fattore in grado di predire come un bambino avrebbe risposto (positivamente o no) al trattamento: pertanto, ad oggi non è chiaro quali bambini con asimmetria è necessario trattare, quali si risolvono spontaneamente e quali invece non rispondono al trattamento. Tuttavia, è chiaro che per valutare l’asimmetria è necessario considerare l’intera gamma di comportamenti del bambino e non focalizzarsi su semplici aspetti puramente anatomici.
Un risultato particolarmente interessante è stato la mancanza di effetti collaterali gravi e/o specifici dell’OMT.
Servono però studi effettuati su un campione molto più grande per valutare l’effettiva consistenza dell’OMT.
La recensione di Osteopedia
A cura di Marco Chiera
Punti di forza: calcolo della numerosità campionaria (quanti bambini reclutare) sulla base di studi precedenti e ipotesi; valutazione degli effetti avversi tramite vari parametri comportamentali autonomici; evidenziazione dell’importanza di un approccio globale per valutare il grado di asimmetria.
Limiti: campione comunque troppo piccolo per trarre conclusioni generali; la descrizione degli obiettivi secondari non è chiara ad una prima lettura e manca di un’adeguata spiegazione della loro utilità, ossia manca una definizione del loro razionale (es. perché quei parametri e non altri?).
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