Marco Chiera
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03/01/2024 - Ultimo aggiornamento 19/04/2024
David T. Guernsey 3rd, Adena Leder, Sheldon Yao | Anno 2016
Risoluzione dei sintomi da commozione cerebrale dopo trattamento manipolativo osteopatico: un case report
Patologia:
Commozione cerebrale
Tipo di studio:
Case Report
Data di pubblicazione della ricerca:
01-03-2016
Scopo dello studio
- Obiettivo: mostrare l’utilità dell’OMT nella gestione del sintomi seguenti ad una commozione cerebrale.
- Outcome misurati: valutazione dei sintomi tramite Sensory Organization Test (SOT) e SMART Balance Master.
Partecipanti
- Numero: 1
- Descrizione: uomo, 27 anni. Due giorni di dizziness (sensazione di “stanza che ruota”), nausea, nebbia mentale e una sensazione di soffio nell’orecchio, sintomi iniziati 3 giorni dopo una caduta dallo snowboard senza casco in cui ha picchiato la parte posteriore sinistra della testa. Subito dopo la caduta non vi è stata perdita di conoscenza né di memoria, così come nessun vomito o problemi visivi, bensì cefalea, nausea, dizziness e acufeni.
La storia anamnestica non ha evidenziato alcun problema di salute, né famigliarità con cefalea, problemi di attenzione, ansia o depressione. Non sono stati usati farmaci dopo la caduta. Durante la visita, l’analisi dei segni vitali, l’esame fisico, cardiopolmonare, neurologico e oculare sono tutti risultati nella norma. Non erano presenti segni cerebellari né deficit sensoriali o di deambulazione.
L’esame strutturale osteopatico ha mostrato una torsione della sincondrosi sfenobasilare, un osso temporale sinistro extraruotato, disfunzioni somatiche a livello di C3-C5, T2-T3, L4, con flessione sacrale unilaterale sinistra e disfunzioni nell’inalazione della prima costola destra.
Questa valutazione, in congiunzione con l’uso del test SOT sulla SMART Balance Master a fronte del suo riportare sintomi inerenti all’equilibrio, ha portato alla diagnosi di commozione cerebrale lieve.
Interventi e valutazioni
- Valutazione dei sintomi legati all’equilibrio secondo un’analisi di propriocezione, vista e vestibolo tramite SOT e SMART Balance Master.
- Singola sessione di OMT della durata di 25 minuti.
- Tecniche usate: bilanciamento della tensione membranosa, sollevamento delle ossa craniali, drenaggio del seno venoso, bilanciamento delle tensioni legamentose dello stretto toracico, tecniche ad energia muscolare e rilascio miofasciale a livello cervicale e toracico, e tecniche ad alta-velocità e bassa-ampiezza a livello cervicale, toracico, lombare e sacrale.
Risultati
Subito dopo il trattamento, il paziente ha percepito una risoluzione dei sintomi di dizziness, acufeni e nausea, ed è sparita anche la sensazione di “stanza che ruota”. Il senso di equilibrio composito così come l’equilibrio in risposta a particolari stimoli visivi e vestibolari sono migliorati.
Al follow-up una settimana dopo la visita, i sintomi non sono ricomparsi.
Discussione
I sintomi seguenti ad una commozione cerebrale possono derivare da fattori infiammatori e radicali liberi in grado di passare dai tessuti danneggiati ai vasi linfatici cerebrali. L’OMT potrebbe agire su questi sintomi favorendo il drenaggio g-linfatico di queste sostanze. In effetti, alcuni studi hanno mostrato che la manipolazione cranica è in grado di agire sul sistema nervoso autonomico e sull’oscillazione Traube-Hering-Mayer, modificando così il flusso cerebrospinale. Studi sugli animali hanno invece mostrato che l’OMT applicato in altre parti del corpo è in grado di migliorare il flusso linfatico. Di conseguenza, l’azione dell’OMT sul sistema g-linfatico in caso di commozione cerebrale è un’ipotesi realistica, che però va naturalmente approfondita.
L’OMT potrebbe indurre gli effetti positivi visti anche agendo sulla propriocezione tramite altre tecniche (es. alta-velocità bassa-ampiezza e rilascio miofasciale) che attivano i meccanocettori localizzati a livello cervicale, così come tramite altre vie.
Questo studio ha però dei limiti importanti, in quanto non sono stati usati strumenti di valutazione come l’Immediate Post-Concussion Assessment and Cognitive Testing (ImPACT) o lo SCAT-3. Il SOT su SMART Balance Master necessita di altri studi per essere validato come test utile per comprendere l’efficacia dell’OMT. Inoltre, lo studio manca di un follow-up a medio e lungo termine.
Tuttavia, data la complessità della patofisiologia della commozione cerebrale, è importante che futuri studi valutino l’effetto dell’OMT su diversi processi organici, così come è importante iniziare a raccogliere una serie di casi e studi pilota sugli effetti dell’OMT. Solo in questo modo, infatti, si può effettivamente comprendere se OMT è un’utile opzione per la gestione della commozione cerebrale.
La recensione di Osteopedia
A cura di Marco Chiera
Punti di forza: vengono citate tutte le tecniche usate; buona descrizione dei limiti dello studio; utile l’analisi dei passi successivi che sarebbero da percorrere per migliore lo stato della ricerca su OMT e commozione cerebrale.
Limiti: come tutti i case report, è difficilmente generalizzabile; gli autori hanno già evidenziato i vari limiti.
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