Marco Chiera
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01/03/2024 - Ultimo aggiornamento 04/03/2024

Andréia C. O. Silva, Claudia S. Oliveira, Daniela A. Biasotto-Gonzalez, Marco A. Fumagalli, Fabiano Politti | Anno 2019

La Manipolazione Viscerale diminuisce il dolore, aumenta la mobilità cervicale e l’attività elettromiografica del muscolo trapezio superiore in soggetti con dolore al collo non-specifico e dispepsia funzionale: due case report

Patologia:

Cervicalgie (dolore alla cervicale e torcicollo)

Tipo di studio:

Case Report

Data di pubblicazione della ricerca:

01-06-2019

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Scopo dello studio

  • Obiettivo: mostrare l’utilità della manipolazione viscerale in due casi di dolore al collo non-specifico con dispepsia.
  • Outcome misurati: valutazione del dolore tramite Numeric Rating Scale (NRS), del range of motion (ROM) cervicale tramite flessometro e dell’attività del muscolo trapezio superiore tramite elettromiografo.

Partecipanti

  • Numero: 2
  • Descrizione:
    • studentessa, 18 anni. Dolore cervicale non-specifico da un anno: il dolore si presentava soprattutto al risveglio, era intermittente ma momentaneo e a volte si presentavano sintomi di parestesia agli arti superiori. Disabilità di 15 misurata tramite il Neck Disability Index (NDI) (corrispondente ad invalidità moderata);
    • studentessa, 25 anni. Dolore cervicale da un anno con dolore unilaterale all’articolazione temporomandibolare e dolore alla regione toracica mediale. Disabilità di 13 misurata tramite l’NDI (corrispondente a disabilità lieve);
    • in entrambi i casi, presenza di dispepsia funzionale secondo i Criteri Diagnostici per i Disturbi Gastrointestinali Funzionali di Roma III.

Interventi e valutazioni

  • Valutazione del dolore tramite NRS, del ROM cervicale tramite flessometro e dell’attività del muscolo trapezio superiore tramite elettromiografo (EMG) prima, subito dopo e una settimana dopo il trattamento.
  • 1 sessione di trattamento di circa 5 minuti.
  • Manipolazione viscerale: trattamento dello stomaco e del fegato.

Risultati

Il dolore al collo è diminuito subito dopo l’intervento per non essere più presente al follow-up di una settimana dopo.

Il ROM cervicale ha mostrato una tendenza al miglioramento sia subito dopo il trattamento sia dopo una settimana dal trattamento.

La misurazione dell’attività del trapezio superiore ha mostrato un aumento nell’ampiezza del segnale EMG e: subito dopo il trattamento, un aumento della velocità di conduzione nelle fibre muscolari; dopo 1 settimana dal trattamento, una diminuzione della velocità di conduzione rispetto al valore pre-trattamento.

Discussione

Dato che la manipolazione viscerale ha mostrato degli effetti positivi sul dolore cervicale, questo studio rafforza l’idea che stimoli nocicettivi derivanti da alterazioni dei visceri addominali possano influenzare il dolore cervicale. Questo risultato è in linea con gli studi dove viene riportato come il dolore muscoloscheletrico possa originare da stimoli nocicettivi derivante da un’alterazione viscerale.

Una possibile spiegazione del legame tra alterazioni viscerali e dolore muscoloscheletrico potrebbe trovarsi nella convergenza nervosa viscerosomatica a livello del midollo toracolombare e nel processo di sensitizzazione centrale. Dall’altra parte, un’altra spiegazione può coinvolgere il nervo frenico, il quale innerva il diaframma, il peritoneo sottodiaframmatico, i legamenti coronari, falciforme e la capsula del fegato. Alterazioni nella mobilità degli organi sottodiaframmatici potrebbero generare stimoli afferenti che, tramite il nervo frenico, giungono alle strutture cervicali. Infine, bisogna considerare le dirette relazioni fasciali fra le regioni cervicali e addominali: ad esempio, un’alterazione nella mobilità del peritoneo o del diaframma potrebbe avere ripercussioni sulla fascia cervicale.

Questo studio ha diversi limiti: non è stata valutata la mobilità viscerale prima di applicare il trattamento; manca una valutazione a lungo termine; sono stati reclutati due soli soggetti trattamento; manca un gruppo di controllo; non sono stati calcolate deviazioni standard ed altre metriche statistiche utili a meglio interpretare i risultati.

Servono quindi studi con campioni più ampi e con metodologie statistiche più solide per valutare l’impatto della manipolazione viscerale sul dolore cervicale. Inoltre, servono anche ulteriori studi che approfondiscano le cause multifattoriali di questo tipo di dolore non-specifico.

La recensione di Osteopedia

A cura di Marco Chiera

Punti di forza: aver mostrato l’utilità di un trattamento molto breve (5 minuti); uso di outcome quantitativi; buona analisi dei limiti.

Limiti: come tutti i case report, è difficilmente generalizzabile. Oltre ai limiti mostrati dagli autori, non è stata rivalutata la disabilità tramite NDI durante e dopo lo studio. Inoltre, dato che nella descrizione dei case report sono stati riportati alcuni sintomi particolari (es. parestesia), sarebbe stato utile sapere se questi sintomi erano ancora presenti o no al follow-up.

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