Marco Chiera
|
01/03/2024 - Ultimo aggiornamento 04/03/2024

A. Ragusa, A. Svelato, M. Fogolari, F. Ficarola, F. Plotti, C. De Luca, S. D'Avino, F. Davini, M. De Cesaris, G. Messina, A. Bertolini, R. Marci, S. Angeletti, R. Angioli, C. Terranova | Anno 2024

Ossitocina endogena dopo trattamento manipolativo osteopatico in donne incinte a termine

Ambito:

Gravidanza e ossitocina

Tipo di studio:

Studio clinico non controllato

Data di pubblicazione della ricerca:

01-02-2024

Image

Scopo dello studio

  • Obiettivo: valutare se l’OMT possa influenzare la produzione endogena di ossitocina in donne incinte a termine.
  • Outcome misurati:
    • Primario: valutazione dei livelli di ossitocina salivare.
    • Secondario: valutazione della soddisfazione del trattamento.

Partecipanti

  • Numero: 50 donne.
  • Criteri di inclusione: donne incinta a termine (fra 37 e 41 settimane), età ≥ 18 anni, incinta di un solo bambino, presentazione cefalica, assenza di patologie.
  • Criteri di esclusione: gravidanza pretermine, età inferiore a 18 anni, gemelli, presentazione non cefalica, gravidanza patologica, travaglio in corso.
  • Gruppo di studio: 1 gruppo
    • Gruppo 1: OMT, 50 donne (età media 34,71 anni).

Interventi e valutazioni

  • Raccolta di dati su età, peso, indice di massa corporea, altezza, patologie, chirurgie passate, parti passati, uso di tecniche di riproduzione assistita e presenza di contrazioni dolorose.
  • Valutazione dell’ossitocina salivare raccolta 2 minuti prima e 2 minuti dopo il trattamento.
  • Valutazione della soddisfazione del trattamento tramite questionario di gradimento a 10 domande con risposta multipla.
  • 1 sessione di OMT da 30 minuti.
  • OMT: tecniche di rilascio miofasciale sub-occipitale, degli scaleni, dei trapezi, della parte superiore del tronco e del tendine centrale del diaframma, tecniche craniali sulla falce cerebrale, tecniche sullo psoas, tecniche ad energia muscolare, tecniche articolari su C0-C1, C7-D1, D5-L3, sacro e articolazione coxofemorale.
  • OMT eseguito da un unico operatore.

Risultati

  • Outcome primario: la sessione di OMT ha mostrato di aumentare in maniera statisticamente significativa la quantità di ossitocina salivare. Tuttavia, l’aumento si è manifestato soprattutto in caso di bassi livelli di ossitocina pre-trattamento.
  • Outcome secondario: l’OMT ha aumentato il senso di benessere ed è stato apprezzato dalla totalità delle donne. Allo stesso modo, l’apprezzamento è stato diretto anche all’operatore.
  • Ulteriori analisi: un’analisi multivariata ha mostrato un aumento maggiore dell’ossitocina salivare in donne con contrazioni dolorose (rispetto alle donne che non le avevano) e nelle donne con meno di 35 anni (rispetto alle donne con più di 35 anni). Non sono emersi effetti avversi.

Discussione

L’OMT ha mostrato di poter favorire un aumento dell’ossitocina salivare in donne incinte a termine, in particolare in caso di contrazioni dolorose – probabilmente perché, in questo caso, sono già presenti maggiori livelli di ossitocina nel sangue – ed età inferiore a 35 anni. L’aumento di ossitocina è stato rilevato soprattutto nelle donne che avevano valori pre-trattamento più bassi.

L’aumento di ossitocina, così come l’efficacia dell’OMT, potrebbe essere stato influenzato dalla soddisfazione esperita dalle pazienti per il trattamento stesso e per il comportamento dell’operatore. Infatti, l’operatore è stato valutato positivamente, come cortese, empatico e professionale. Di conseguenza, la sensazione di benessere riportata dalle pazienti può indicare una secrezione centrale, piuttosto che periferica, di ossitocina. Pertanto, l’empatia deve essere considerato come un tratto particolarmente importante nella professionalità osteopatica.

È importante evidenziare che questo studio ha usato tamponi salivari non invasivi per rilevare l’ossitocina, i quali, al contrario dei prelievi plasmatici che inducono stress per la puntura dell’ago, non influenzano la secrezione di ossitocina e necessitano di veramente poco tempo per essere effettuati. A tal proposito, uno studio di letteratura ha mostrato come i livelli salivari e plasmatici di ossitocina siano fra loro comparabili (benché i livelli salivari siano leggermente più alti).

Questo studio ha diversi limiti: sono state reclutate poche donne, manca un gruppo di controllo, non sono stati effettuati altri trattamenti rispetto all’OMT. Inoltre, non è chiaro quanto l’effetto sull’ossitocina sia stato dovuto effettivamente all’OMT oppure al “semplice” tocco affettivo, il quale risulta già di per sé particolarmente piacevole, oltre che in grado di modificare la produzione ormonale come mostrato dalla letteratura.

Servono quindi ulteriori e più rigorosi studi per valutare al meglio la possibilità di usare l’OMT al fine di ridurre l’amministrazione di ossitocina sintetica – e i relativi effetti collaterali – durante la fase latente del travaglio o in caso di distocia del travaglio.

La recensione di Osteopedia

A cura di Marco Chiera

Punti di forza: primo studio su OMT ed ossitocina, in particolare in caso di donne incinte; utili le tabelle e i grafici riepilogativi; analisi secondarie che precisano l’effetto dell’OMT; valutazione della soddisfazione rispetto al trattamento e all’operatore; attenzione sull’uso dell’OMT come possibile alternativa più sicura rispetto alla terapia farmacologica.

Limiti: come indicato dagli autori, mancano gruppi di controllo, fra cui trattamento sham (fittizio) e altro trattamento, per meglio chiarire l’effetto dell’OMT.

Sei un osteopata?

Registrati ed usufruisci dei vantaggi dell'iscrizione. Crea il tuo profilo pubblico e pubblica i tuoi studi. È gratis!

Registrati ora

Scuola o Ente di Formazione?

Registrati ed usufruisci dei vantaggi dell'iscrizione. Crea il tuo profilo pubblico e pubblica i tuoi studi. È gratis!

Registrati ora

Vuoi diventare osteopata? Sei uno studente?

Registrati ed usufruisci dei vantaggi dell'iscrizione. Crea il tuo profilo pubblico e pubblica i tuoi studi. È gratis!

Registrati ora