Marco Chiera
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31/03/2024 - Ultimo aggiornamento 02/04/2024

Hollis H. King, Julie Mai, Mary Anne Morelli Haskell, Kimberly Wolf, Megan Sweeney | Anno 2023

Effetti del trattamento manipolativo osteopatico su bambini con plagiocefalia nel contesto dell’attuale pratica pediatrica: uno studio retrospettivo di revisione delle cartelle cliniche

Patologia:

Plagiocefalia

Tipo di studio:

Studio reprospettivo di revisione delle cartelle cliniche

Data di pubblicazione della ricerca:

24-11-2023

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Scopo dello studio

  • Obiettivo: valutare l’efficacia dell’OMT in bambini con plagiocefalia posizionale al fine di porre le basi per un futuro studio.
  • Outcome misurati:
    • Outcome primari: valutazione della plagiocefalia tramite indice di asimmetria della volta cranica (CVAI).
    • Outcome secondari: valutazione delle due diagonali del cranio, della circonferenza cranica, dell’indice cefalico e del grado di gravità.

Partecipanti

  • Numero: 26 bambini (7 femmine e 19 maschi).
  • Criteri di inclusione: età < 10 mesi al momento della valutazione del primo trattamento; diagnosi plagiocefalia posizionale di DP da parte del medico di riferimento.
  • Criteri di esclusione: aver ricevuto OMT in precedenza; intervento chirurgico dalla nascita; qualsiasi condizione genetica; la presenza di grave torcicollo al momento del consulto osteopatico.
  • Gruppi di studio:
    • Gruppo 1: OMT, 26 bambini (7 femmine e 19 maschi, età media al primo trattamento 4,4 mesi, età media all’ultimo trattamento 7,0 mesi).

Interventi e valutazioni

  • Analisi delle cartelle cliniche dei bambini reclutati.
  • Valutazione della plagiocefalia al primo trattamento e dopo l’ultimo trattamento, tramite o Cranial Technologies Camera (CTC) o protocollo standard per l’uso dei calibri.
    • Valutazione del CVAI, delle due diagonali del cranio, della circonferenza cranica, dell’indice cefalico e del grado di gravità.
  • Da 4 a 10 sessioni di trattamento, settimanali o bisettimanali, da 25-40 minuti.
  • OMT: tecniche craniali tipicamente su testa e collo, con bilanciamento delle tensioni membranose, tecniche sui tessuti molli e rilascio miofasciale su colonna vertebrale, sacro, costole, diaframmi respiratori e pelvici.
  • OMT eseguito da tre medici.

Risultati

  • Outcome primari: alla fine dei trattamenti, il CVAI ha mostrato una diminuzione statisticamente significativa passando da 6,809 a 3,834.
  • Outcome secondari: alla fine dei trattamenti, le diagonali e la circonferenza del cranio sono aumentate in maniera statisticamente significativa.
    Non sono emersi effetti avversi.

Discussione

Questa revisione retrospettiva ha mostrato che l’OMT può risultare un intervento non invasivo ed efficace per il miglioramento della simmetria cranica in caso di plagiocefalia, confermando i risultati di studi precedenti. A tal proposito, il punteggio di CVAI raggiunto dai bambini reclutati (3,824) è molto vicino al valore di soglia per la normalità (3,5).

Naturalmente, in questo studio non si è potuto valutare se questi miglioramenti correlassero anche con miglioramenti cognitivi o dello sviluppo. Dall’altra parte, benché non registrati a dovere nello studio, diversi genitori hanno riportato di essere stati particolarmente soddisfatti dell’OMT.

L’aumento della circonferenza cranica potrebbe indicare la normalizzazione della configurazione ossea cranica, e quindi favorire un buono sviluppo generale.

Trattandosi di uno studio retrospettivo, ci sono dei limiti relativi alla mancanza di un gruppo di controllo, al potenziale bias di ricordo e di selezione e alla mancanza di un design di studio formale. Inoltre, nell’analisi delle cartelle bisogna fare i conti con le diverse modalità che gli operatori possono avere avuto nel registrare i dati. Inoltre, benché la letteratura non sembra riportare differenze, tuttavia sono stati usati due diversi tipi di valutazione antropometrica cranica.

I risultati di questo studio potrebbero rendere l’OMT una valida alternativa alle ortesi a casco, sulle cui conseguenze fisiche e cognitive esiste un importante dibattito in letteratura. Futuri studi prospettici dovranno aiutare a risolvere questa situazione.

La recensione di Osteopedia

A cura di Marco Chiera

Punti di forza: buona introduzione sulla plagiocefalia e sulle possibilità di trattamento; un solo outcome primario su cui è stata calcolata la numerosità campionaria (quanti soggetti reclutare); analisi semplici e chiare; buona analisi dei limiti.

Limiti: come detto dagli autori, mancanza di un gruppo di controllo, bias di ricordo e di selezione nei dati raccolti nelle cartelle cliniche, uso di due diversi tipi di valutazione antropometrica cranica. Non è chiaro come siano stati rilevati gli effetti avversi.

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