Marco Chiera
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02/05/2024 - Ultimo aggiornamento 02/05/2024
H. V. Sharath, Raghumahanti Raghuveer, Moh'd Irshad Qureshi, Pratiksha A. Warghat, Sakshi Desai, Neha A. Brahmane | Anno 2024
Effetto della Manipolazione Osteopatica in un bambino con lo spettro autistico e con disturbo del linguaggio e deficit di attenzione: un case report
Ambito:
Disturbo dello spettro autistico
Tipo di studio:
Case Report
Data di pubblicazione della ricerca:
24-03-2024
Scopo dello studio
- Obiettivo: riportare un caso di uso dell’OMT su un bambino con disturbo dello spettro autistico, disturbo di linguaggio e deficit di attenzione.
- Outcome misurati: valutazione dell’indipendenza funzionale nella attività della vita quotidiana tramite WeeFIM, della gravità dei sintomi di autismo tramite Corners Rating Scale, dei sintomi di autismo in bambini indiani tramite Indian Scale for Assessment of Autism (ISAA), e dell’attenzione e della concentrazione tramite Attention Control Scale.
Partecipanti
- Numero: 1
- Descrizione: bambino maschio, 4 anni. Diagnosi di disturbo dello spettro autistico con ritardo del linguaggio e deficit dell’attenzione.
La gravidanza è avvenuta senza complicazioni; la stessa salute materna durante la gravidanza è risultata stabile: la madre non aveva avuto condizioni mediche croniche, non era stata esposta a sostanze teratogene e non erano emersi problemi durante i controlli prenatali di routine. Dopo la nascita tramite parte vaginale spontaneo, il bambino è nato con un peso di 3,4 kg, ha avuto punteggi di Apgar di 9 e 9 a uno e cinque minuti e ha mostrato risposte fisiologiche e alimentari adeguate.
Durante la prima infanzia, non sono emersi problemi che hanno richiesto cure specialistiche o ricovero ospedaliero: il bambino ha seguito le classiche cure sanitarie, è stato monitorato per lo sviluppo (con valutazioni continue e aggiustamenti delle terapie secondo il bisogno) e ha avuto un buon ambiente famigliare.
A 4 anni un team multidisciplinare ha definito una diagnosi di disturbo dello spettro autistico basata sui criteri diagnostici del Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali. In particolare, sono emersi deficit nella comunicazione e interazione sociale, comportamenti ripetitivi coerenti con l’autismo, significativo ritardo del linguaggio (espressione limitata, difficoltà di articolazione e problemi nella comunicazione pragmatica), deficit dell’attenzione e interessi ristretti. È stato evidenziato un ritardo nelle tappe dello sviluppo. Sono stati subito avviati servizi di intervento precoce per attuare la terapia del linguaggio e gli interventi comportamentali necessari.
Il test di audiometria con potenziali evocati dal tronco encefalico ha riporto esiti normali: pertanto, probabilmente sono stati altri i fattori che hanno portato al disturbo del linguaggio e ai deficit cognitivi.
Interventi e valutazioni
- Valutazione dell’indipendenza funzionale nella attività della vita quotidiana tramite WeeFIM all’inizio dello studio e dopo 12 settimane.
- Valutazione di cura di sé, controllo sfinterico, trasferimenti, locomozione, comunicazione e cognizione sociale.
- Valutazione della gravità dei sintomi di autismo tramite Corners Rating Scale e dei sintomi di autismo in bambini indiani tramite ISAA all’inizio dello studio e dopo 12 settimane.
- Valutazione di interazione sociale, comunicazione e comportamenti ripetitivi.
- Valutazione dell’attenzione e della concentrazione tramite Attention Control Scale all’inizio dello studio e dopo 12 settimane.
- Diverse sessioni per 12 settimane.
- OMT:
- risolvere le disfunzioni somatiche e ottimizzare la funzione muscoloscheletrica (mobilità cranica, rilascio dei tessuti molli e allineamento biomeccanico) per facilitare l’integrazione neurologica e il processamento sensoriale;
- rilascio suboccipitale, rilascio fasciale dello sternocleidomastoideo, mobilizzazione del diaframma, stiramento del colon discendente, stiramento del colo ascendente, tecnica di presa del peritoneo.
Risultati
Dopo 12 settimane di OMT, il punteggio WeeFIM è passato da 2 a 5 (ossia maggior indipendenza funzionale), la Corners Rating Scale è passata da 4 a 1 (minor gravità dei sintomi), la ISA da 140 a 70 (da autismo moderato a minima sintomatologia di autismo) e la Attention Control Scale da 1 a 4 (miglior attenzione).
Discussione
L’OMT ha mostrato di poter migliorare la fluidità del linguaggio e l’attenzione in un bambino con diagnosi di disturbo dello spettro autistico. Probabilmente, la tecnica di rilascio suboccipitale ha facilitato l’integrazione neurologica, mentre il rilascio dello sternocleidomastoideo e la mobilizzazione del diaframma ha migliorato la funzione respiratoria e della vocalizzazione, portando a miglioramenti nel linguaggio. Il tipico rilassamento indotto dall’OMT può aver contributo a migliorare l’attenzione. Naturalmente, si tratta di ipotesi che necessitano ulteriori approfondimenti: benché abbiamo evidenze dell’azione dell’OMT su sistema nervoso autonomo, rilascio di endorfine e regolazione del processamento sensoriale, bisogna comprendere gli effettivi meccanismi in caso di autismo.
A tal proposito, essendo il disturbo dello spettro autistico multifattoriale è difficile che l’OMT permetta una soluzione completa di tutti i sintomi di autismo: serve, al contrario, un approccio multidisciplinare fra terapie basate sull’evidenza.
Questo studio ha diversi limiti: in primis la generalizzabilità e poi la natura osservazionale degli outcome misurati. Servono studi su campioni più ampio, che misurino outcome oggettivi e che valutino gli effetti sul lungo termine. Il tutto allo scopo sia di chiarire i meccanismi di azione dell’OMT in caso di disturbo dello spettro autistico sia di definire eventuali protocolli di trattamento.
La recensione di Osteopedia
A cura di Marco Chiera
Punti di forza: buona descrizione delle tecniche osteopatiche usate; aver citato che studi futuri necessitano di usare outcome oggettivi (negli anni si è ormai capito che un’analisi puramente osservazionale delle persone con autismo è fortemente limitante e rischia di portare più danni che benefici. È infatti necessaria un’analisi biologica a 360° che riguardi tutti i sistemi di regolazione dell’organismo).
Limiti: come tutti i case report, è difficilmente generalizzabile. Introduzione un po’ ridondante e sarebbe stato meglio approfondire i risultati piuttosto che riportarli solo come punteggio totale delle varie scale.
Benché citate, non vengono riportate le cure sanitarie standard che il bambino ha avuto nei primi 4 anni di vita, impedendo così una valutazione effettiva dei possibili fattori di rischio. Non è chiaro quante sessioni di OMT siano state fatte e manca un follow-up a medio o lungo termine.
Nella discussione, manca un’analisi approfondita della letteratura rispetto ai meccanismi di azione dell’OMT rispetto alla fisiopatologia dei disturbi dello spettro autistico.
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