Marco Chiera
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05/07/2024 - Ultimo aggiornamento 05/07/2024

Aisel T. Chatip, Gönül Acar, Ayfer A. Akçay | Anno 2024

Comparazione degli effetti di un programma casalingo di massaggio addominale e di un programma casalingo di trattamento manipolativo osteopatico sulla stipsi in bambini con paralisi cerebrale

Patologia:

Paralisi cerebrale infantile

Tipo di studio:

Trial randomizzato controllato

Data di pubblicazione della ricerca:

19-06-2024

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Scopo dello studio

  • Obiettivi:
    • comparazione degli effetti di un programma casalingo (eseguito da un caregiver) di massaggio addominale e di un programma casalingo di OMT sulla stipsi in bambini con paralisi cerebrale;
    • valutare la fattibilità e l’efficacia di un programma casalingo di OMT in bambini con paralisi cerebrale.
  • Outcome misurati:
    • Outcome primari: valutazione della stipsi tramite i criteri Roma III, la Bristol Stool Form Scale (BSFS) e la Modified Constipation Assessment Scale (MCAS).

Partecipanti

  • Numero: 29 bambini (15 femmine e 14 maschi, età media 12,2 anni).
  • Criteri di inclusione: bambini con età < 18 anni; diagnosi di paralisi cerebrale; presenza di stipsi (secondo i criteri Roma III) per cui è stato interrotto il trattamento a fronte di nessun beneficio o per cui sono state rifiutate le medicazioni; assenza di altre comorbidità oltre la stipsi; assenza di intervento farmacologico o dietetico speciale in corso.
  • Gruppi di studio: 3 gruppi ottenuti tramite randomizzazione.
    • Gruppo 1: OMT casalingo, 9 bambini (4 femmine e 5 maschi, età media 14,2 anni).
    • Gruppo 2: massaggio addominale casalingo, 10 bambini (6 femmine e 4 maschi, età media 11,4 anni).
    • Gruppo 3: controllo, 10 bambini (5 femmine e 5 maschi, età media 11,89 anni).
    • Fra i tre gruppi, i bambini differivano in maniera statisticamente significativa per tipologia di paralisi cerebrale e di funzione motoria complessiva e spontanea (secondo il Gross Motor Function Classification System).

Interventi e valutazioni

  • Valutazione della stipsi tramite criteri Roma III, BSFS e MCAS all’inizio dello studio e dopo 1, 2 e 3 settimane.
  • 10 sessioni da 20 minuti nell’arco di 3 settimana, un giorno sì e uno no.
  • OMT casalingo:
    • oscillazione del sacro, terapia dei punti riflessi, tecniche sul diaframma, sollevamento delle costole;
    • intervento insegnato alla madre o al caregiver, in presenza con la possibilità di registrare. In seguito, veniva effettuata una valutazione per assicurare la corretta esecuzione. Una volta a settimana, la madre o il caregiver veniva rivalutata da un fisioterapista;
    • una volta a settimana, tramite telefonata veniva valutata la presenza di problemi con l’OMT.
  • Massaggio addominale casalingo:
    • massaggio tradizionale agli intestini;
    • intervento insegnato alla madre o al caregiver, in presenza con la possibilità di registrare. In seguito, veniva effettuata una valutazione per assicurare la corretta esecuzione.
  • Controllo: nessun intervento.
  • Tutti i bambini hanno continuato la loro routine di fisioterapia.

Risultati

  • Outcome primari:
    • i problemi principali sono risultati incapacità delle feci di transitare, pressione rettale, dolore e gonfiore addominale forte e alterazione nel volume delle feci;
    • la MCAS ha mostrato una diminuzione statisticamente significativa e continua nel gruppo OMT dopo 1, 2 e 3 settimane e nel gruppo di massaggio addominale dopo 3 settimane. Inoltre, il gruppo OMT ha mostrato un cambiamento in 7 parametri di questa scala (fra cui gonfiore addominale, gas rettale espulso, motilità intestinale, pressione rettale, volume e transito delle feci di passare le feci), mentre il gruppo con massaggio addominale solo in 2 parametri (gonfiore addominale e volume eccessivo delle feci). Al contrario, non è emerso alcun cambiamento nel gruppo di controllo;
    • secondo i criteri Roma III, solo 3 bambini su 10 nel gruppo con massaggio addominale non sono più stati diagnosticati con stipsi alla fine dello studio, mentre questo è successo in 9 bambini su 9 nel gruppo OMT. Al contrario, non è emerso alcun cambiamento nel gruppo di controllo;
    • la BSFS ha mostrato, alla fine dello studio, un ritorno a feci normali in 2 su 10 bambini nel gruppo con massaggio addominale e in 6 bambini su 9 nel gruppo OMT in maniera statisticamente significativa. Al contrario, non è emerso alcun cambiamento nel gruppo di controllo.

Discussione

Questo studio è il primo in cui l’OMT è stato pianificato come programma casalingo per bambini con paralisi cerebrale infantile affetti da stipsi. Mentre il gruppo OMT ha mostrato effetti positivi fin dalla prima settimana, il gruppo con massaggio addominale ha dovuto aspettare la terza settimana per notare degli effetti. Tramite tutti i criteri di valutazione usati, inoltre, l’OMT ha mostrato effetti nettamente superiori rispetto al massaggio addominale.

La letteratura riporta molti studi e revisioni sull’efficacia del massaggio addominale per la stipsi, anche cronica, da solo o assieme a dieta e farmaci, sottolineando inoltre il suo basso costo. Dall’altra parte, sono pochi gli studi che valutano l’OMT sulla stipsi in una popolazione pediatrica: tuttavia, questi studi riportano vari effetti positivi come un miglioramento della qualità della vita e un ridotto uso di farmaci. Inoltre, in questo studio i risultati positivi sulla stipsi sono stati ottenuti grazie ad un programma osteopatico insegnato alla madre o al caregiver affinché potesse essere eseguito a casa. L’aspetto interessante è che i vari caregiver hanno riportato la semplicità di apprendimento delle tecniche e l’utilità delle registrazioni. Hanno inoltre espresso verbalmente la loro soddisfazione per l’OMT.

È importante sottolineare che, in casi di paralisi infantile, una maggiore spasticità sembra correlata da una maggiore stipsi, e l’uso di esercizi di stretching quotidiani aiuta particolarmente i sintomi di stipsi.

Se un punto di forza di questo studio è aver valutato individualmente i sottoparametri della MCAS – elemento fondamentale anche nella clinica per adattare un trattamento alle esigenze dei bambini –, un limite è non aver valutato la qualità della vita dei bambini e delle famiglie.

Il nostro studio ha evidenziato la presenza di stipsi anche in bambini con livello I, II e III di funzione motoria complessiva (secondo il GMFCS), mostrando come la stipsi non ha come causa solo uno stato di immobilità, ma è multifattoriale. Pertanto, tutti i bambini con paralisi cerebrale dovrebbero essere valutati per la presenza di stipsi.

A tal proposito, servono studi più ampi che includano in numero sufficienti diverse tipologie di paralisi cerebrale infantile.

In conclusione, l’OMT, anche quando insegnato ad un caregiver, può risultare un utile trattamento per ridurre il più presto possibile i sintomi di stipsi in bambini con paralisi cerebrali, al fine di migliorare la qualità di vita dei bambini e della famiglia. L’OMT è un metodo non invasivo ed economico.

La recensione di Osteopedia

A cura di Marco Chiera

Punti di forza: uso di diverse scale validate; buona e semplice presentazione dei risultati; aver mostrato la possibilità e l’efficacia di insegnare semplici manovre ai caregiver; aver definito una modalità utile di insegnamento ai caregiver; buona discussione sullo stato della letteratura in merito a stipsi e paralisi cerebrale infantile.

Limiti: bassa numerosità campionaria (numero di soggetti reclutati) che impedisce una generalizzazione dei risultati; mancanza di valutazione degli effetti avversi; conclusioni lunghe e ridondanti rispetto alla discussione.

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