Gli effetti del Trattamento Manipolativo Osteopatico (OMT) sulla durata della degenza post-operatoria: meta-analisi

Metodi

• Articoli analizzati: 5
• Stringa di ricerca:
  • combinazione di termini liberi o come MeSH, fra cui: “length of stay”, “early”, “delayed”, “abdominal surgery”, “thoracic surgery”, “OMT”, “postoperative OMT”.
• Criteri di inclusione:
  • studi che hanno incluso la durata media di degenza;
  • studi randomizzati controllati o di coorte retrospettivi.
• Criteri di esclusione:
  • studi non in inglese; studi in cui non è stato possibile calcolare la durata media della degenza; studi che hanno esaminato esclusivamente outcome diversi dalla durata della degenza.

Caratteristiche degli studi

• 2 RCT.
• 3 studi di coorte retrospettivi.
• 3 studi su chirurgia cardiotoracica.
• 2 studi su chirurgia addominale.
• 5 studi hanno usato le cure standard come gruppo di controllo.
• 1 studio è stato a tre braccia, con gruppo OMT, trattamento sham (fittizio) e cure standard come gruppi.
• Valutazione della qualità degli studi tramite checklist Downs and Black.

Partecipanti

• Numero nello studio più piccolo: 17 persone nel gruppo di trattamento e 18 persone nel gruppo di controllo.
• Numero nello studio più grande: 172 persone nel gruppo di trattamento e 139 persone nel gruppo di controllo.
• Numero totale: 519 persone, di cui 269 persone nel gruppo di trattamento e 250 persone nel gruppo di controllo.

Interventi e valutazioni

• Valutazione della durata della degenza post-operatoria.
• OMT:
  • tecniche di rilascio miofasciale, sui tessuti molli, di rilascio suboccipitale, di sollevamento delle costole, ad energia muscolare, di bilanciamento delle tensioni legamentose, craniali.
• Controllo:
  • cure standard, trattamento sham.

Risultati

• Outcome primari: benché 3 studi (1 RCT e 2 di coorte) abbiano riportato una diminuzione statisticamente significativa della durata di degenza post-operatoria grazie all’OMT, la meta-analisi non è riuscita a trovare un simile risultato. Dall’altra parte, è emersa un’eterogeneità particolarmente alta fra gli studi inclusi, probabilmente per i diversi tipi di interventi chirurgici, i diversi stati di salute dei pazienti e altri motivi, il che può far pensare che una meta-analisi fra i 5 studi inclusi non sia possibile.

Discussione

A fronte del fatto che una degenza ospedaliera post-operatoria lunga è collegata a infezioni, aumento del rischio di mortalità e di cadute, recupero più lento e aumento dei costi sanitari, la letteratura presenta studi che riportano come l’OMT possa ridurre la durata della degenza. Questo in maniera economica, riducendo il dolore percepito e migliorandone gli esiti.

L’OMT è sicuramente una terapia che può essere applicata in molti modi diversi, cosa che la rende versatile, ossia adattabile alle esigenze e alla situazione dei pazienti, ma anche difficile da uniformare per essere studiata. A seguito di un’operazione chirurgica, l’OMT può contare su tecniche passive ed indirette al fine di ridurre eventuali effetti avversi e il contatto con incisioni chirurgiche, ferite, limitazioni ed arti ingessati. Per questi motivi, l’OMT risulta spesso sicuro, delicato ed efficace.

L’uso dell’OMT post-chirurgia addominale può promuovere un miglioramento significativo nella spirometria dei pazienti, suggerendo che l’OMT può ridurre il rischio di atelètasi e polmonite. Uno studio su OMT post-resezione del colon sigmoideo ha mostrato una riduzione del dolore e un’aumentata ampiezza di movimento. Oltre a ridurre la degenza, a seguito di interventi cardiochirurgici l’OMT ha mostrato di poter ridurre il dolore, mentre, in caso di interventi ortopedici, ha mostrato di poter ridurre l’uso di analgesici e di migliorare il movimento, l’equilibrio e la funzionalità.

Simili effetti non hanno solo ricadute positive sui pazienti, bensì sull’intero sistema ospedaliero, in quanto esiti migliori e degenze più brevi implicano costi inferiori. A tal proposito, una complicazione post-chirurgica spesso presente è l’ileo post-operatorio: i pazienti che ne soffrono hanno un costo di gestione maggiore del 71% rispetto ai pazienti senza questa complicazione. In più studi l’OMT ha mostrato di poter trattare efficacemente questa situazione.

Serve tuttavia ulteriore ricerca, utilizzando OMT standardizzati per interventi chirurgici specifici.

A livello di limiti, questa meta-analisi è stata scritta da osteopati, i quali potrebbero aver avuto un bias nell’analizzare i risultati. Inoltre, gli studi inclusi non hanno usato OMT e interventi chirurgici uniformi, e lo stesso numero di studi e di persone incluse è risultato basso.