Marco Chiera
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29/08/2024 - Ultimo aggiornamento 29/08/2024

Andrew C. Cook, Anna E. Egli, Nathan E. Cohen, Kyrie Bernardi, Min Y. Chae, Brandon A. Kapalko, Sunni A. Coyne, Randy Scott | Anno 2024

Gli effetti neurofisiologici del Trattamento Craniosacrale sulla Heart Rate Variability: una revisione sistematica della letteratura e meta-analisi

Ambito:

Terapia craniosacrale

Tipo di studio:

Revisione sistematica e Meta-analisi

Data di pubblicazione della ricerca:

18-07-2024

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Scopo dello studio

  • Obiettivo: valutare gli effetti della terapia craniosacrale sulla neurofisiologia del sistema nervoso autonomico.
  • Outcome misurati:
    • Primari: valutazione dell’attività del sistema nervoso autonomico tramite variabilità della frequenza cardiaca (HRV).

Metodi

  • Articoli analizzati: 3
  • Stringa di ricerca:
    • combinazione di termini liberi o come MeSH: Craniosacral treatment, heart rate variability, Neurophysiologic effect of craniosacral treatment.
  • Criteri di inclusione:
    • studi su metriche di HRV quali bande ad alte frequenze (HF) e a basse frequenze (LF), valutate prima e subito dopo una terapia craniosacrale.
  • Criteri di esclusione:
    • studi in cui l’HRV non è stato valutato prima o subito dopo la terapia craniosacrale;
    • studi non in inglese.

Caratteristiche degli studi

  • 1 RCT.
  • 1 studio quasi-sperimentale cross-over.
  • 1 studio pilota.
  • Valutazione della qualità degli studi tramite National Institute of Health quality assessment of the case-control study tool.
    • Tutti gli studi non hanno posto attenzione nella analisi alle possibili variabili confondenti.

Partecipanti

  • Numero nello studio più piccolo: 10 persone.
  • Numero nello studio più grande: 50 persone, di cui 25 persone nel gruppo di trattamento e 25 nel gruppo di controllo.
  • Numero totale: 91 persone.

Interventi e valutazioni

  • Valutazione dell’attività del sistema nervoso autonomico tramite HRV (metriche HF e LF) prima e subito dopo il trattamento.
  • Terapia craniosacrale:
    • compressione del quarto ventricolo, da sola o con altre tecniche.
  • Controllo:
    • tocco leggero, massaggio.

Risultati

  • Outcome primari:
    • La metrica HF ha mostrato un aumento statisticamente significativo nel passaggio fra pre- e post- terapia craniosacrale, ad indicare un aumento dell’attività parasimpatica, mentre la metrica LF non ha mostrato differenze fra prima e dopo la terapia craniosacrale. Mentre per le HF non è emersa eterogeneità, per le LF è emersa un’alta eterogeneità fra gli studi.

Discussione

L’analisi dell’HRV ha mostrato una possibilità della terapia craniosacrale di aumentare la risposta parasimpatica del sistema nervoso autonomico. Dall’altra parte, invece, non è emersa alcuna variazione nella metrica LF, che riflette sia l’attività parasimpatica che simpatica.

Benché non inclusi per alcune mancanze nei dati analizzati e riportati, altri studi hanno evidenziato risultati simili a quelli qui emersi: un paio di studi sulla compressione del quarto ventricolo hanno mostrato un aumento dell’attività parasimpatica, mentre un altro studio sulla terapia craniosacrale ha mostrato cambiamenti significativi nell’HRV e anche nella metrica LF. Dall’altra parte, uno studio su terapia craniosacrale e fibromialgia non ha mostrato alcun cambiamento significativo.

Questa meta-analisi è limitata dal basso numero di pazienti inclusi e dall’eterogeneità delle popolazioni e dei protocolli di trattamento inclusi. Inoltre, servono valutazioni non solo a breve termine, ma anche a medio-lungo termine. Inoltre, futuri studi dovranno valutare se i cambiamenti nell’HRV siano effettivamente dovuti alla terapia craniosacrale oppure possano derivare da un effetto placebo.

Dati i risultati emersi, comunque, la terapia craniosacrale può risultare utile, quantomeno nell’acuto, in pazienti in uno stato di iperattivazione ortosimpatica.

La recensione di Osteopedia

A cura di Marco Chiera

Limiti: manca una descrizione accurata degli studi inclusi; non è chiaro perché gli autori abbiano usato un tool di valutazione dei bias diretto agli studi caso-controllo (ossia osservazionali) quando gli studi inclusi sono studi clinici anche randomizzati; non sono stati analizzati eventuali effetti avversi; manca una discussione approfondita sia degli studi inclusi sia del razionale sottostante la terapia craniosacrale (su cui in letteratura si sta dibattendo molto).
Benché molti studi usino metriche HF e LF per la valutazione dell’attività parasimpatica e ortosimpatica, vi è un’ampia discussione in letteratura su questa effettiva correlazione (oltre che sulla necessità di usare metriche più articolate dell’HRV).
Più che una revisione sistematica e meta-analisi, dati i risultati emersi sarebbe stata più utile una più revisione che descrivesse lo stato attuale della letteratura su terapia craniosacrale e HRV.

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