Marco Chiera
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01/10/2024 - Ultimo aggiornamento 01/10/2024

Nicole Schneider, Susana Shih, Lily Rundquist, Lis Llanio, Asha Kurian, Ashley Ring, Patrick Barry | Anno 2024

Un approccio naturale alla Paralisi di Bell: un’opzione di trattamento osteopatico

Patologia:

Paralisi di Bell

Tipo di studio:

Case Report

Data di pubblicazione della ricerca:

20-08-2024

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Scopo dello studio

  • Obiettivo: riportare gli effetti dell’OMT in un caso di paralisi di Bell.
  • Outcome misurati: valutazione dei sintomi, della funzionalità tramite Facial Disability Index (FDI) e della simmetria facciale tramite Sunnybrook Facial Grading System (SFGS).

Partecipanti

  • Numero: 1
  • Descrizione: donna, 52 anni. Paralisi e lato sinistro della faccia cadente da quattro mesi, dopo essersi ripresa da una normale influenza. Dopo aver notato questi sintomi una settimana dopo l’influenza, la paziente è andata al pronto soccorso, dove una risonanza non ha rilevato alcuna anomalia cerebrale e ha ricevuto la diagnosi di paralisi di Bell, con terapia di prednisone e valacyclovir per 10 giorni. Ha poi ricevuto altre terapie dal suo medico di base e ha seguito un programma di fisioterapia (esercizi e stimolazioni muscolare elettrica) di 28 giorni dopo 5 settimane dall’inizio dei sintomi. Ha in seguito continuato la fisioterapia con due incontri a settimana, poi con sessioni settimanali e infine quindicinali. Nel mentre, si è rivolta anche ad un centro osteopatico.
    La paziente ha riportato dolore durante le prime tre settimane di paralisi, seguito da intorpidimento nel provare a muovere la faccia o toccarla. Nel mangiare, la guancia sinistra saliva oscurandole in parte la vista. La sensibilità facciale era nella norma, ma sentiva pungere e non riusciva a muovere bene la parte sinistra. Ha avuto settimane in cui è stata estremamente sensibile ai suoni, tanto da sentire dolore all’orecchio sinistro. Ha perso il senso del gusto e non riusciva a soffiare dalla narice sinistra. In caso di tosse o starnuto, la sensibilità del lato sinistro della faccia diminuiva. Aveva anche secchezza oculare, per cui prendeva delle gocce.
    L’anamnesi ha rilevato un parto cesareo a 36 anni e una rinoplastica a 24 anni.
    L’esame fisico ha mostrato alterazioni nei nervi craniali 7 (alterazioni facciali) e 12 (deviazione della lingua). Gli arti hanno mostrato una forza normale.
    La valutazione osteopatica ha rilevato disfunzioni somatiche nella parte sinistra del volto a livello di massetere, pterigoidei mediali e laterali, zigomo, osso temporale, fascia palpebrale. Inoltre, disfunzioni sono emerse a livello di rotazione craniale, compressione atlanto-occipitale, vertebre cervicali e muscoli scaleni, trapezi e levatori della scapola.

Interventi e valutazioni

  • Valutazione dei sintomi.
  • Valutazione della funzionalità tramite FDI e della simmetria facciale tramite SFGS prima di ogni sessione di trattamento.
  • 7 sessioni nell’arco di 5 mesi.
  • OMT:
    • centrato su muscolatura intraorale, cranio e colonna cervicale;
    • osteopatia in ambito craniale, rilascio miofasciale diretto, tecniche sui tessuti molli, bilanciamento delle tensioni membranose e legamentose, tecniche articolari, tecniche ad energia muscolare e tecnica di Ruddy.
  • Alla paziente sono state consigliate delle manovre di massaggio per migliorare la rigidità muscolare: apertura dello stretto toracico superiore, massaggio ai masseteri e allo scalpo.

Risultati

La paziente ha riportato degli importanti miglioramenti grazie alle manovre di auto-massaggio.
Dopo l’OMT (ma in parte anche dopo la fisioterapia), la paralisi facciale è migliorata come attestato dall’FDI. Ad ogni visita, il punteggio riguardante la funzionalità ha continuato a migliorare; tuttavia, il punteggio legato alla socialità è migliorato per poi peggiorare durante le ultime visite, il che mostra comunque la presenza di difficoltà della paziente nel rapportarsi con le altre persone con tranquillità.
I punteggi dell’SFGS hanno mostrato un miglioramento nella simmetria facciale come posizione a riposo e durante i movimenti volontari. Tuttavia, non sono emerse variazioni stabili per quanto riguarda le contrazioni involontarie legate alle espressioni facciali.

Discussione

Questo studio ha riportato effetti positivi dell’OMT, in concomitanza con la fisioterapia e gli esercizi, nel migliorare lo stato di paralisi facciale in un caso di paralisi di Bell cronica. Mentre la fisioterapia si è concentrata sul rafforzare la muscolatura di faccia e collo, l’OMT ha favorito rilassamento, riallineamento, decompressione e riduzione dell’infiammazione nelle aree trattate.

I limiti di questo studio stanno: nella concomitanza di più terapie diverse, che impedisce di trarre conclusioni specifiche sugli effetti di ognuna di esse; nella non costanza degli esercizi svolti a casa; nella possibilità di un miglioramento spontaneo; nella soggettività insita nell’uso dell’SFGS; nel non aver ben considerato fatto esterni (es. stress e sonno), che potrebbero aver influenzato negativamente le terapie.

Servono quindi ulteriori e più articolati studi su OMT e paralisi di Bell, acuta e cronica, anche per capire come integrare al meglio diverse modalità terapeutiche.

La recensione di Osteopedia

A cura di Marco Chiera

Punti di forza: uso di questionari validati; buona descrizione del caso; buona presentazione dei risultati tramite grafici; analisi dei limiti dello studio.

Limiti: come tutti i case report, è difficilmente generalizzabile. Mancanza di un follow-up. Come detto dagli autori, è difficile estrapolare bene gli effetti dell’OMT data la presenza di altre terapie. Più che lasciare un’unica sezione Discussione, sarebbe stato meglio dividerla in Risultati e Discussione vera e propria.

Riflessioni: a fronte di vari case report su OMT e paralisi di Bell, sarebbe ora di fare qualche studio più strutturato.

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