Redazione
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05/12/2024 - Ultimo aggiornamento 05/12/2024
Josh Hope-Bell, Jerry Draper-Rodi, Darren J. Edwards | Anno 2024
Applicare l’intervento osteopatico per migliorare i sintomi relativi alla salute mentale da lievi a moderati: uno studio randomizzato di fattibilità a metodi misti
Ambito:
Salute mentale
Tipo di studio:
Studio randomizzato di fattibilità
Data di pubblicazione della ricerca:
06-11-2024
Scopo dello studio
- Obiettivo: valutare la fattibilità e l’accettazione dell’OMT come terapia per sintomi legati alla salute mentale.
- Outcome misurati:
- Outcome primari: valutazione della fattibilità e dell’accettazione dell’OMT.
- Outcome secondari: valutazione dei cambiamenti indotti dall’OMT su marcatori psicologici e psicofisiologici.
Partecipanti
- Numero: 33 persone (29 donne e 4 uomini, età media 24,79 anni).
- Criteri di inclusione: adulti; punteggi lievi o moderati sulle sottoscale del Depression Anxiety Stress Scales Short Version (DASS-21), ossia depressione 10–20, ansia 8–14 e stress 15–25; parlare, leggere e scrivere in inglese.
- Criteri di esclusione: dolore acuto o cronico al momento del reclutamento; problemi mentali gravi.
- Gruppi di studio: 4 gruppi ottenuti tramite randomizzazione
- Gruppo 1: tecniche articolari ad alta velocità, 9 persone.
- Gruppo 2: tecniche sui tessuti molli, 9 persone.
- Gruppo 3: tecniche craniosacrali, 7 persone.
- Gruppo 4: combinazione di tutte le tecniche, 8 persone.
Interventi e valutazioni
- Valutazione della fattibilità come tasso di risposta alla pubblicità fatta per reclutare partecipanti allo studio e come riuscita della valutazione degli outcome psicologici.
- Valutazione dell’accettazione dell’OMT tramite intervista e come tasso di partecipazione alle sessioni e tasso di eventi avversi.
- Valutazione dello stato mentale pre- e post- intervento tramite:
- Depression, Anxiety and Stress Scale (DASS-21) per i sintomi depressivi, ansiosi e da stress;
- International Positive and Negative Affect Schedule-Short-Form (PANAS-SF) per le emozioni positive e negative;
- Acceptance and Action Questionnaire-II (AAQ-II) per la flessibilità psicologica;
- Self as Context Scale (SACS) per un aspetto di consapevolezza riguardante la flessibilità psicologica;
- Multidimensional Assessment of Interoceptive Awareness Version 2 (MAIA-2) per la consapevolezza corporea o interocettiva.
- Valutazione fisiologica pre- e post- intervento tramite:
- heart rate variability (HRV), in particolare gli indici RMSSD e LF/HF;
- accuratezza interocettiva (conteggio dei battiti cardiaci);
- pressione sanguigna.
- 1 sessione da 30 minuti.
- OMT:
- tecniche articolari ad alta velocità su torace, costole e anche;
- tecniche sui tessuti molli su tutto il corpo;
- tecniche craniosacrali quali compressione del quarto ventricolo e rilascio miofasciale;
- combinazione di tutte le tecniche.
- OMT eseguito da due operatori, uno con 17 anni di esperienza e l’altro con 2 anni di esperienza.
Risultati
- Outcome primari:
- Fattibilità: più del 50% delle persone che hanno risposto alla pubblicità è stata considerata reclutabile, benché 9 persone non hanno poi partecipato a causa di una serie di problemi. Le interviste qualitative hanno mostrato una buona fattibilità nel raccogliere i dati psicologici, nonostante i questionari sono stati considerati troppo lunghi.
- Accettazione: i partecipanti hanno mostrato un’esperienza positiva con l’OMT.
- Temi emersi dalle interviste: buona comunicazione con gli operatori, trattamento gratuito, rilassamento durante la terapia, maggior consapevolezza corporea, difficoltà nel rispondere a tutte le domande, difficoltà nel contare i battiti del proprio cuore.
- Outcome secondari:
- Salute mentale: mentre il gruppo che ha ricevuto tecniche articolari ad alta velocità ha mostrato moderate o grandi riduzioni nei sintomi da stress, ansia e depressione, gli altri gruppi hanno mostrato diminuzioni lievi.
- RMSSD: i miglioramenti principali sono stati registrati nei gruppi che hanno ricevuto l’OMT combinato e le tecniche craniosacrali. Miglioramenti moderati sono emersi nel gruppo delle tecniche sui tessuti molli e miglioramenti piccoli nel gruppo con tecniche articolari ad alta velocità.
- LF/HF: il gruppo craniosacrale ha mostrato miglioramenti moderati, i gruppi con OMT combinato e tecniche articolari ad alta velocità miglioramenti lievi e il gruppo che ha ricevuto tecniche sui tessuti molli miglioramenti molto piccoli.
- Accuratezza interocettiva: il gruppo che ha ricevuto tecniche sui tessuti molli ha mostrato una diminuzione moderata, mentre il gruppo craniosacrale una diminuzione lieve. Gli altri gruppi hanno mostrato un leggero aumento.
- Ulteriori analisi:
- A fronte dei risultati quantitativi ottenuti, che sono puramente speculativi dato il piccolo campione, servirebbero studi con almeno 80 persone per valutare gli effetti sull’HRV, studi con almeno 270 persone per valutare gli effetti sull’ansia e circa 400 persone per valutare gli effetti su stress e depressione.
Discussione
L’uso dell’OMT per trattare sintomi legati a disturbi mentali lievi o moderati è risultato fattibile. I partecipanti hanno mostrato una percezione positiva del trattamento, rilevazione che può favorire la comparsa di risultati positivi sugli outcome psicologici e psicofisiologici. Tuttavia, la lunghezza dei questionari usati e il compito interocettivo sono risultati difficili da gestire. Sono emersi effetti positivi sugli outcome psicologici, ma il campione è troppo piccolo per poter generalizzare. Non sono emersi effetti avversi.
I partecipanti hanno riportato di sentirsi più rilassati e consapevoli del proprio corpo, effetti utili per ridurre sintomi di ansia e depressione, oltre che i livelli di cortisolo, il quale può essere un possibile marker per futuri studi.
La comunicazione avuta con l’operatore durante la terapia è stata un elemento positivo dell’OMT, permettendo di ipotizzare l’utilità di integrare l’osteopatia con approcci psicologici. Futuri studi potrebbero valutare questa combinazione, definendo naturalmente gli opportuni gruppi da studiare e definendo il corretto placebo da includere.
L’aver combinato diversi approcci corporei ha favorito l’incremento dell’HRV, mentre l’uso di tecniche articolari ad alta velocità sembra aver prodotto: da un lato, i principali miglioramenti sui livelli di depressione, stress e ansia riportati dai partecipanti, mentre dall’altro lato effetti più piccoli sui fattori psicofisiologici. Probabilmente, questo tipo di tecniche era la tipologia di trattamento che i partecipanti si aspettavano di ricevere e, quindi, ha avuto maggiori effetti. Per comprendere meglio questo aspetto, serve uno studio che includa un trattamento sham (fittizio) come controllo. Data la natura dello studio e dati i legami complessi fra misure di stress, ansia, depressione auto-riportate e parametri fisiologici, tutti questi risultati sono da comunque considerare con le dovute precauzioni.
Questo studio ha il vantaggio di aver considerato non solo approcci combinati, bensì anche singole tecniche. Inoltre, sono stati attuali specifici metodi di blinding degli esaminatori e le tecniche sono state eseguite sulla base della letteratura.
Per quanto riguarda i limiti, gli outcome sono stati misurati su un periodo breve, dato che non sono stati previsti follow-up. Inoltre, l’OMT è stato gratuito, cosa che non riflette la realtà e che potrebbe impattare il livello di accettazione di questa terapia da parte dei pazienti. Bisogna approfondire il rilassamento riportato durante la fase qualitativa, in quanto potrebbe essere un fattore confondente sugli effetti dell’OMT; sarebbe stato meglio, per rispecchiare la realtà, avere sia operatori uomini sia operatrici donne. Infine, gli outcome psicologici hanno riguardato solo variazioni sintomatiche, potenzialmente temporanee, e non variazioni di importanza clinica.
Futuri studi più grandi dovranno assicurarsi il supporto di organizzazioni o altre realtà per reclutare un maggior numero di partecipanti. Gli outcome usati dovranno essere scelti con molta precisazione e si dovranno usare questionari più brevi. Allo stesso modo, i compiti interocettivi dovranno essere meglio spiegati e servirà introdurre dei gruppi di controllo sham, oltre che definire diversi follow-up.
La combinazione di tecniche craniosacrali, sui tessuti molli e articolari ad alta velocità è risultata la migliore nel modificare gli outcome fisiologici e psicofisiologici, potendosi così prospettare come un intervento utile per la gestione dei sintomi ansiosi e depressivi.
La recensione di Osteopedia
A cura di Marco Chiera
Punti di forza: valutazione sia di singole tecniche sia di un approccio combinato; calcolo della numerosità campionaria (quante persone reclutare) per futuri studi; buona discussione.
Limiti: non è chiaro come siano stati valutati gli eventi avversi.
Benché si tratti di uno studio di fattibilità, sono stati usati un po’ troppi outcome diversi (in particolare quelli psicologici misurati tramite questionari, che infatti sono emersi come difficili da compilare), senza dare un razionale clinico riguardante la loro scelta. Rispetto ad altri studi condotti nello stesso periodo ben più focalizzati, l’uso di tutti questi outcome sembra aver reso lo studio un po’ dispersivo (e anche gli autori riportano che, a fronte del piccolo campione, i risultati quantitativi sono speculativi).
È stata riportata la misurazione di diversi outcome (es. pressione sanguigna, MAIA-2) dei cui risultati non è stato poi detto nulla. Uso di tecniche scelte a priori e non personalizzate sulle esigenze dei pazienti (come invece dovrebbe avvenire nella pratica quotidiana osteopatica).
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