Redazione
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05/12/2024 - Ultimo aggiornamento 05/12/2024
Amber Brown, Derrick Goubeaux, Seethal A. Jacob, Jennifer A. Belsky | Anno 2024
Trattamento Manipolativo Osteopatico: Un’Aggiunta Sicura e Fattibile nella Gestione del Dolore da Anemia Falciforme
Ambito:
Anemia falciforme
Tipo di studio:
Studio prospettico
Data di pubblicazione della ricerca:
06-11-2024
Scopo dello studio
- Obiettivo: valutare la sicurezza e la fattibilità dell’uso dell’OMT in bambini, adolescenti e giovani adulti con anemia falciforme ospedalizzati a causa di dolore acuto.
- Outcome misurati:
- Outcome primari: valutazione della fattibilità e della sicurezza dell’OMT tramite Common Terminology Criteria for Adverse Events (CTCAE) e la scala del dolore FACES.
Partecipanti
- Numero: 8 persone (3 femmine e 5 maschi, età mediana 17 anni).
- Criteri di inclusione: età 3-26 anni, diagnosi di anemia falciforme, inglese come lingua primaria, ospedalizzazione per dolore da anemia falciforme.
- Criteri di esclusione: presenza di condizioni quali sindrome del colon irritabile, sindromi dolorose altre dall’anemia falciforme, sindrome genetiche.
- Gruppi di studio: 1 gruppo
- Gruppo 1: OMT, 8 persone (3 femmine e 5 maschi, età mediana 17 anni).
Interventi e valutazioni
- Valutazione della fattibilità come capacità di un paziente di ricevere una sessione di trattamento completo.
- Valutazione della sicurezza come rilevazione di effetti avversi subito dopo e nelle 24 ore seguenti un trattamento secondo i CTCAE e la scala del dolore FACES.
- Sessioni con una frequenza non maggiore di 1 al giorno.
- OMT:
- rilevazione delle disfunzioni somatiche;
- tecniche di manipolazione dei tessuti molli, ad energia muscolare, di Still, di rilascio posizionale facilitato, di rilascio miofasciale, di bilanciamento delle tensioni legamentose, di medicina manipolativa craniale osteopatica;
- le tecniche ad alta velocità bassa ampiezza sono state evitate per proteggere il sistema osseo in pazienti a rischio di anomalie nella densità ossea e di necrosi avascolare.
- OMT eseguito da studenti di medicina, allenati in precedenza, sotto la supervisione di pediatri osteopati.
Risultati
- Outcome primari:
- Sono state eseguite 28 sessioni di OMT, della durata media di circa 11 minuti l’una, con ogni paziente che ha partecipato ad almeno una sessione e tutti i pazienti che hanno completato tutte le sessioni che hanno ricevuto. Le aree maggiormente doloranti sono state: testa (cefalea), collo, schiena, braccia, gambe e dolore generalizzato. Tutte le disfunzioni somatiche trattate sono emerse nelle aree dolorose.
- Nessun paziente ha riportato peggioramenti nel dolore, così come nessun paziente ha mostrato effetti avversi né subito dopo né 24 ore dopo l’OMT. Anzi, tutti i punteggi FACES hanno mostrato una riduzione fra pre- e post- OMT.
- Tutti i pazienti hanno riportato di voler ricevere nuovamente l’OMT in futuro.
Discussione
La gestione degli episodi di dolore acuto da anemia falciforme è basata principalmente su oppioidi e antinfiammatori non steroidei, i primi dei quali presentano numerosi effetti avversi e tendono a dare dipendenza e tolleranza, il che porta una gestione del dolore inadeguata. Dall’altra parte, sono carenti gli studi sulla gestione non farmacologica del dolore in caso di anemia falciforme.
In questo studio, l’OMT è risultato ben tollerato, con miglioramenti nel dolore e nessun evento avverso. Dato che questo e altri studi passati hanno riportato che la popolazione pediatrica affetta da anemia falciforme è interessata a ricevere terapie manuali, si spera in studi più grandi su una popolazione maggiore.
Le tecniche di OMT usate nello studio sono state semplici e usate da studenti di medicina. Pertanto, potrebbero essere insegnate anche a personale non osteopatico, fra cui anche i caregiver, al fine di ridurre il dolore. Inoltre, la breve durata delle sessioni (11 minuti circa) conferma l’integrabilità dell’OMT nella routine di cura ospedaliera.
I limiti di questo studio riguardano il piccolo campione, la presenza soprattutto di adolescenti e giovani adulti rispetto a bambini piccoli e la mancanza di informazioni su possibili fattori confondenti quali l’uso di analgesici e/o di altre terapie in parallelo all’OMT.
Dati i risultati positivi sul dolore ottenuti con l’OMT e il suo profilo di terapia fattibile e sicura, futuri studi devono approfondire l’integrazione dell’OMT nella gestione multimodale del dolore da anemia falciforme. L’OMT ha infatti la possibilità di migliorare la qualità della vita sia dei pazienti sia dei caregiver, e persino degli operatori che si trovano davanti a sintomi difficile da gestire riducendone le frustrazioni.
La recensione di Osteopedia
A cura di Marco Chiera
Punti di forza: studio sull’applicabilità dell’OMT in una condizione particolare come l’anemia falciforme; utili le tabelle e le figure che riportano le valutazioni di fattibilità e sicurezza; buona descrizione delle tecniche osteopatiche; buona analisi dei limiti; interessante l’uso di tecniche semplici da parte di personale non osteopatico e, quindi, insegnabili a figure non osteopatiche.
Limiti: difficile da generalizzare dato il piccolo campione.
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