Redazione
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06/03/2025 - Ultimo aggiornamento 06/03/2025

Tom C. Gordon, Josh Hope-Bell, Jerry Draper-Rodi, Andrew MacMillan, Danny Miller, Darren J. Edwards | Anno 2025

Effetti degli interventi osteopatici manuali su indicatori psicometrici e psicofisiologici di ansia, depressione e stress in adulti: una revisione sistematica e meta-analisi di studi controllati randomizzati

Ambito:

Sindrome degli ischiocrurali

Tipo di studio:

Revisione sistematica e meta-analisi

Data di pubblicazione della ricerca:

07-02-2025

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Scopo dello studio

  • Obiettivo: valutare l’impatto degli interventi osteopatici e manuali correlati sulla salute mentale degli adulti e le relative misure psicofisiologiche.
  • Outcome misurati:
    • Primari: valutazione di depressione, ansia e stress tramite questionari e valutazione di parametri psicofisiologici quali variabilità della frequenza cardiaca (HRV) e conduttanza cutanea.

Metodi

  • Articoli analizzati: 20
  • Stringa di ricerca:
    • struttura del quesito PICOS;
    • combinazione di termini, liberi o come MeSH, relativi a: OMT, tecniche osteopatiche, studi randomizzati controllati, stress, ansia, depressione, HRV, risposta cutanea.
  • Criteri di inclusione:
    • popolazione adulta (≥18 anni); individui sani (senza diagnosi medica); individui senza dolore ma con diagnosi di ansia, stress o depressione; individui con dolore e difficoltà associate di ansia, depressione o stress;
    • studi su terapie osteopatiche o manuali correlate (es. rilascio miofasciale, tecniche ad alta velocità bassa ampiezza) fornite da professionisti qualificati;
    • studi dove è stato considerato un gruppo di controllo con: nessun trattamento, trattamento sham (fittizio) quale tocco gentile o tecniche di rilassamento;
    • studi su outcome relativi alla salute mentale (questionari su stress, ansia, depressione) o psicofisiologici (es. HRV, conduttanza cutanea galvanica, cortisolo, interocezione corporea) misurati immediatamente dopo gli interventi;
    • RCT in lingua inglese con almeno 30 partecipanti.
  • Criteri di esclusione:
    • studi su persone con malattie che potevano alterare i risultati, fra cui condizioni neurologiche (es. Alzheimer, demenza, lesioni cerebrali), in trattamento oncologico;
    • studi su donne in gravidanza;
    • studi che hanno considerato terapie manuali non prettamente osteopatiche (es. riflessologia, agopuntura, stimolazione elettrica), che hanno considerato solo esercizi fisici o che hanno considerato terapie con un discreto aspetto psicoterapeutico;
    • studi dove la terapia è stata auto-somministrata;
    • studi dove i pazienti hanno ricevuto farmaci come parte dell’intervento;
    • studi dove il gruppo di controllo ha usato trattamenti attivi come termoterapia o stimolazione elettrica;
    • studi che non hanno valutato outcome subito dopo gli interventi (troppa variabilità nei follow-up per una corretta comparazione), che hanno valutato outcome non direttamente legati alla salute mentale (es. qualità della vita, sonno) o che hanno valutato solo la frequenza cardiaca;
    • studi randomizzati controllati crossover:
    • studi senza un chiaro processo di randomizzazione e con meno di 30 partecipanti.

Caratteristiche degli studi

  • 20 RCT.
  • 6 studi su outcome legati alla salute mentale.
  • 14 studi su outcome psicofisiologici.
  • Valutazione della qualità degli studi tramite la Joanna Briggs Institute (JBI) Critical Appraisal Checklist for RCTs.
    • Gli studi inclusi sono risultati a basso rischio bias (gli altri sono stati esclusi).
  • Valutazione della certezza dell’evidenza tramite l’approccio GRADE.

Partecipanti

  • Numero nello studio più piccolo: 29 persone, di cui 16 nei gruppi di intervento e 13 nei gruppi di controllo.
  • Numero nello studio più grande: 131 persone, di cui 66 nei gruppi di intervento e 65 nei gruppi di controllo.
  • Numero totale: 1139 persone, di cui 623 nei gruppi di intervento e 592 nei gruppi di controllo.

Interventi e valutazioni

  • Valutazione della depressione tramite Beck Depression Inventory (BDI), Hamilton Depression Rating Scale (HDRS), Patient Health Questionnaire (PHQ) e Centre for Epidemiologic Studies Depression Scale (CES-D).
  • Valutazione dell’ansia tramite State-Trait Anxiety Inventory (STAI) e Hamilton Anxiety Rating Scale (HARS)
  • Valutazione dello stress tramite Perceived Stress Scale (PSS) e General Well-Being Schedule (GWB).
  • Valutazione di parametri psicofisiologici quali (HRV), conduttanza cutanea, accuratezza interocettiva, pressione sanguigna, cortisolo salivare, temperatura cutanea, frequenza cardiaca e frequenza respiratoria.
  • Da 1 a 10 sessioni di durata da pochi minuti a un’ora.
  • Intervento:
    • OMT, singole tecniche osteopatiche, tecniche di massaggio (es. massaggio Svedese, massaggio ritmico).
  • Controllo:
    • nessun intervento, trattamento sham (tocco leggero, tecniche di rilassamento), immagine mentale guidata, stretching casalingo.

Risultati

  • Outcome primari:
    • depressione: due studi hanno mostrato che gli interventi osteopatici hanno ridotto significativamente i punteggi di depressione, soprattutto nelle persone con dolore, in dose maggiore rispetto ai gruppi di controllo;
    • ansia: uno studio ha mostrato che il rilascio miofasciale ha ridotto in maniera statisticamente significativa i livelli d’ansia, in maniera però paragonabili al controllo (rilassamento);
    • ansia e depressione: due studi hanno mostrato che gli interventi osteopatici hanno migliorato significativamente i sintomi di ansia e depressione;
    • stress: uno studio ha mostrato che tecniche osteopatiche hanno migliorato significativamente i livelli di stress potendo agire in senso preventivo;
    • HRV: quattro studi hanno mostrato che tecniche osteopatiche hanno migliorato significativamente i punteggi di HRV;
    • conduttanza cutanea: uno studio ha mostrato che le tecniche osteopatiche hanno indotto un cambiamento statisticamente significativo rispetto al controllo, mentre due studi hanno rilevato effetti simili rispetti ai controlli;
    • accuratezza interocettiva: uno studio ha mostrato che l’OMT ha migliorato significativamente i livelli di accuratezza interocettiva;
    • parametri fisiologici multipli: quattro studi hanno mostrato che tecniche osteopatiche hanno cambiato significativamente i punteggi di HRV, conduttanza cutanea, temperatura cutanea rispetto ai controlli, mentre tre studi non hanno trovato differenze rispetto ai controlli;
  • Meta-analisi:
    • depressione: in cinque studi, le tecniche osteopatiche hanno mostrato di ridurre i sintomi depressivi maggiormente rispetto agli interventi di controllo, ma esiste molta eterogeneità negli effetti rilevati. Inoltre, il risultato non è stato significativo per le persone senza dolore;
    • ansia: in tre studi, le tecniche osteopatiche non hanno mostrato effetti diversi rispetto ai controlli sui sintomi di ansia, benché vi era una tendenza a risultati migliori;
    • HRV: in due studi sull’RMSSD e in quattro studi su LF/HF, le tecniche osteopatiche non hanno mostrato effetti diversi rispetto ai controlli sull’HRV, benché vi era una tendenza a risultati migliori;
    • conduttanza cutanea: in cinque studi, le tecniche osteopatiche hanno mostrato di indurre cambiamenti statisticamente significativi rispetto agli interventi di controllo, ma esiste molta eterogeneità negli effetti rilevati.

Discussione

Da questa revisione con meta-analisi è emerso che gli interventi osteopatici possono ridurre la depressione e influenzare alcuni marker psicofisiologici come la conduttanza cutanea, specialmente nelle popolazioni con dolore. Tuttavia, l’eterogeneità e l’incertezza emerse nella meta-analisi limitano l’interpretazione dei risultati: la portata dell’effetto delle tecniche osteopatiche potrebbe essere minimo così come molto grande. Questa eterogeneità nei risultati deriva da un’eterogeneità negli studi, nelle popolazioni reclutati e nella metodologia usata.

Per gli stessi motivi, la meta-analisi non ha trovato risultati significativi riguardanti l’HRV e l’ansia.

Tuttavia, è interessante notare come esistano molti studi su OMT, tecniche osteopatiche e salute mentali: ci sarebbe quindi bisogno di RCT più rigorosi, ampi e longitudinali al fine di approfondire meglio un aspetto molto importante dal punto di vista clinico, dati i potenziali limiti delle terapie farmacologiche e psicoterapiche. Gli studi dovrebbero seguire più strettamente le linee guida per gli RCT, partendo da una buona esecuzione della randomizzazione.

I risultati emersi tendono a mostrare similitudini e punti di disaccordo con altri studi presenti in letteratura. Molto probabilmente, questo dipende dal tipo di interventi manuali inclusi e da analisi che abbiano o meno tenuto conto di fattori confondenti come la presenza di dolore. Infatti, da questa revisione è emerso che effetti positivi sulla depressione potrebbero derivare da un miglioramento del dolore più che da un’azione sulla depressione in sé. Infatti, anche l’aumento della conduttanza rilevato potrebbe indicare un’attivazione ortosimpatica diretta a diminuire l’attività nocicettiva.

Per questi motivi, studi futuri dovrebbero esaminare sia gli esiti psicologici che fisiologici per determinare se i cambiamenti psicologici sono associati a cambiamenti fisiologici. Inoltre, soprattutto nell’analisi degli effetti autonomici, servono studi che considerano tempi di follow-up medio-lunghi, in quanto al momento la maggior parte delle misurazioni è a breve termine.

Purtroppo, la mancanza di dati relativi agli effetti avversi impedisce una valutazione della sicurezza delle tecniche analizzate.

I limiti di questo studio riguardano l’aver considerato solo studi in inglese e pubblicati su riviste peer-reviewed.

In conclusione, l’OMT potrebbe risultare una terapia utile per la depressione, ma servono studi di maggior qualità.

La recensione di Osteopedia

A cura di Marco Chiera

Punti di forza: criteri di inclusione ed esclusione molto specifici; sono stati inclusi solo RCT con procedure di randomizzazione chiare e dimensioni del campione sufficienti; buona presentazione degli studi e dei risultati; analisi dei limiti dello studio e della ricerca osteopatica.

Limiti: sono stati considerati solo i risultati immediati post-intervento; considerare assieme l’OMT e le tecniche simil-osteopatiche potrebbe introdurre bias importanti in quanto l’OMT non è solo un insieme di tecniche ma si basa su uno specifico paradigma che altri terapeuti manuali possono non avere.

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