
Redazione
|
06/03/2025 - Ultimo aggiornamento 06/03/2025
Jakub Stępnik, Agnieszka Kędra, Dariusz Czaprowski | Anno 2025
Impatto delle Tecniche Osteopatiche sulla Regolazione Autonomica: Uno Studio sull’Heart Rate Variability in Adulti Sani
Ambito:
Sistema nervoso autonomico
Tipo di studio:
Trial randomizzato controllato
Data di pubblicazione della ricerca:
07-02-2025

Scopo dello studio
- Obiettivo: valutare l’effetto della compressione del quarto ventricolo e del sollevamento delle costole sull’attività del sistema nervoso autonomico.
- Outcome misurati:
- Outcome primari: valutazione della variabilità della frequenza cardiaca (HRV).
Partecipanti
- Numero: 100 persone (68 donne e 32 uomini, età media 44,5 anni).
- Criteri di inclusione: età compresa tra 20 e 60 anni; persone sane; nessun trattamento di riabilitazione, fisioterapia o osteopatia in corso.
- Criteri di esclusione: storia di aritmia instabile e sintomi relativi agli organi del torace; gravidanza o ciclo mestruale; sintomi di ostruzione intestinale; aver ricevuto trattamenti di fisioterapia o osteopatia nel mese precedente; fumo; aver subito trattamenti chirurgici alla testa; presenza di malattie neurologiche; dolore alla schiena e alle articolazioni periferiche, traumi e disfunzioni muscoloscheletriche negli ultimi 12 mesi.
- Gruppi di studio: 3 gruppi ottenuti tramite randomizzazione
- Gruppo 1: compressione del quarto ventricolo + sollevamento delle costole, 33 persone.
- Gruppo 2: compressione del quarto ventricolo, 34 persone.
- Gruppo 3: trattamento sham (fittizio), 33 persone.
Interventi e valutazioni
- Valutazione dell’HRV all’inizio, immediatamente dopo la terza sessione e un mese dopo la terza sessione.
- Sono stati misurati i parametri di frequenza cardiaca, VLF, LF, HF e LF/HF.
- 3 sessioni settimanali di 30 minuti.
- Compressione del quarto ventricolo: il partecipante è in posizione supina, il terapeuta applica una compressione sull’osso occipitale durante la fase di “espirazione craniale”.
- Sollevamento delle costole: il partecipante è in posizione supina e il terapeuta applica pressione vicino agli angoli costali, dirigendo la forza verso le regioni addominale e laterale.
- Controllo:
- trattamento sham tramite dispositivo a ultrasuoni.
Risultati
- Outcome primari:
- sono emerse variazioni statisticamente significative nei parametri LF, HF e LF/HF, con il gruppo che ha ricevuto entrambe le tecniche che ha mostrato cambiamenti più marcati rispetto agli altri due gruppi;
- il valore di LF è risultato maggiore nel gruppo che ha ricevuto entrambe le tecniche;
- il valore di HF è risultato particolarmente diminuito dopo la terza sessione nel gruppo che ha ricevuto entrambe le tecniche;
- il valore di LF/HF è risultato particolarmente aumentato dopo la terza sessione nel gruppo che ha ricevuto entrambe le tecniche.
Discussione
Da questo studio sembra emerge che le tecniche osteopatiche, in particolare quando combinate, possono influenzare l’attività del sistema nervoso autonomico. È interessante che le tecniche studiate sembrano aver indotto un forte effetto simpaticotonico, con una riduzione del tono parasimpatico. Questo effetto è stato probabilmente dovuto alla mobilizzazione delle articolazioni costovertebrali e al loro impatto meccanico sui gangli simpatici.
Questi risultati sono però in contrasto con altri studi presenti in letteratura dove simili tecniche sembravano indurre un tono parasimpatico. Probabilmente, queste discordanze nascono dai differenti design dei diversi studi, per cui servirebbe standardizzare le misurazioni della funzionalità autonomica oltre che eseguire studi su persone con disfunzionalità autonomiche. Inoltre, si potrebbero eseguire studi su persone con alterazioni di specifici parametri in quanto, se l’OMT presenta un effetto riequilibrante, i suoi effetti potrebbero non notarsi in un campione eterogeneo.
La recensione di Osteopedia
A cura di Marco Chiera
Punti di forza: buona descrizione degli interventi; buona presentazione dei risultati tramite grafici (benché la descrizione dei risultati possano sembrare ridondante).
Limiti: uso di soli parametri nel dominio della frequenza, i quali sono a forte rischio bias in quanto le soglie che distinguono le bande di frequenze non sono mai state validate negli umani; a parte un veloce accenno finale, manca una discussione che presenti un razionale che motivi i risultati contrastanti ottenuti; manca un’analisi dei limiti dello studio.

Sei un osteopata?
Registrati ed usufruisci dei vantaggi dell'iscrizione. Crea il tuo profilo pubblico e pubblica i tuoi studi. È gratis!
Registrati ora
Scuola o Ente di Formazione?
Registrati ed usufruisci dei vantaggi dell'iscrizione. Crea il tuo profilo pubblico e pubblica i tuoi studi. È gratis!
Registrati ora
Vuoi diventare osteopata? Sei uno studente?
Registrati ed usufruisci dei vantaggi dell'iscrizione. Crea il tuo profilo pubblico e pubblica i tuoi studi. È gratis!
Registrati ora