
Redazione
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06/03/2025 - Ultimo aggiornamento 06/03/2025
Steven Tobon, Sonya Bierbower, Athina Giovanis | Anno 2025
Trattamento Manipolativo Osteopatico per i sintomi post-commozione cerebrale: Un Case Report
Patologia:
Commozione cerebrale
Tipo di studio:
Case Report
Data di pubblicazione della ricerca:
27-01-2025

Scopo dello studio
- Obiettivo: presentare un caso di OMT applicato su una paziente con ansia e cefalea a seguito di una commozione cerebrale avuta 10 mesi prima.
- Outcome misurati: valutazione dei sintomi.
Partecipanti
- Numero: 1
- Descrizione: donna, 19 anni. Ha sviluppato ansia e mal di testa persistenti dopo una lesione alla testa avuta a seguito di una caduta sul cemento mentre stava giocando a basket. Al momento della caduta, non ha perso conoscenza e la tomografia computerizzata non ha evidenziato anormalità. Ha però iniziato ad avere confusione mentale, sensibilità a luce e rumori (sintomi che poi si sono risolti), cefalea moderata e ansia. Benché abbia avuto un miglioramento nei sintomi, ha cercato un aiuto professionale per risolverli del tutto. All’anamnesi, la paziente non ha mostrato storia medica, chirurgica, psichiatrica o familiare rilevante.
L’esame osteopatico strutturale ha rivelato diverse disfunzioni somatiche a livello di testa, collo, colonna dorsale e lombare, sacro, pelvi, addome, costole e gambe. In particolare, era presente una sensazione di compressione a livello craniale (in particolare ossa frontali) e una restrizione del pterion sinistro.
Interventi e valutazioni
- Valutazione dei sintomi.
- 3 sessioni settimanali.
- OMT:
- trattamento mirato a ridurre il dolore e a migliorare la funzione linfatica, neurologica e posturale;
- tecniche di bilanciamento delle tensioni legamentose, rilascio miofasciale e osteopatia nel campo craniale (tecniche di decompressione condilare, di mantenimento della volta cranica con bilanciamento delle tensioni membranose, sollevamento frontale e drenaggio del seno venoso).
Risultati
La paziente ha riferito di sentirsi la testa “più leggera” e un miglior “senso di essere radicata nel suo corpo” dopo il trattamento.
Dopo una settimana dal primo trattamento, le disfunzioni somatiche erano più lievi e la paziente non ha avuto mal di testa e si è sentita meno ansiosa.
Alla terza visita, le disfunzioni somatiche erano lievi e la paziente era soddisfatta e non ha ritenuto necessario fissare un appuntamento di follow-up.
La paziente ha quindi risposto positivamente all’OMT, con una riduzione della cefalea e dell’ansia.
Discussione
L’OMT ha mostrato di poter diminuire sintomi di cefalea e ansia derivanti da una commozione cerebrale. In effetti, le disfunzioni somatiche riscontrate a livello craniale, ma anche a livello della colonna vertebrale, possono contribuire a disturbi cognitivi e sensoriali (il motivo può risiedere nei legami fra la fascia e le meningi) e a problemi con il drenaggio linfatico.
A tal proposito, le commozioni cerebrali inducono cambiamenti cellulari, metabolici e meccanici nel cervello, portando alla produzione di fattori infiammatori che, se non vengono smaltiti dal sistema glinfatico e linfatico cerebrale, possono favorire una stato di neuroinfiammazione e gliosi.
L’OMT, migliorando il flusso linfatico e glinfatico, può facilitare la rimozione di questi fattori infiammatori e di altri prodotti di scarto del metabolismo, favorendo così il buon funzionamento del cervello.
L’OMT può quindi risultare un trattamento non farmacologico e non invasivo in grado di agire positivamente in caso di concussione, come mostrato anche da precedenti studi. Pertanto, può essere considerato come parte di un approccio multidisciplinare per trattare i pazienti con sintomi correlati alla commozione cerebrale e favorire il ripristino della funzione neurologica e il miglioramento la qualità della vita dei pazienti.
Questo studio ha i limiti di non aver standardizzato la raccolta dei dati e l’evoluzione dei sintomi e di aver avuto un follow-up breve. Futuri studi più articoli potranno meglio valutare gli effetti soggetti e oggettivi dell’OMT, distinguendo anche effetti legati al solo effetto placebo.
La recensione di Osteopedia
A cura di Marco Chiera
Punti di forza: buona presentazione delle disfunzioni somatiche trovate e della fisiopatologia sottostante le commozioni cerebrali; non sono emersi effetti collaterali.
Limiti: come tutti i case report, è difficilmente generalizzabile. Come riportato dagli autori, mancano delle valutazioni oggettive dei sintomi della paziente e il follow-up è stato limitato a 3 sedute.

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