
Redazione
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06/03/2025 - Ultimo aggiornamento 06/03/2025
Florian Schwerla, Marlen Zimmer, Janine Göpfert, Petra Laux, Simone Langenmair, Michaela Rütz, Karl-Ludwig Resch | Anno 2025
Trattamento osteopatico di bambini con coliche infantili o pianto eccessivo: uno studio randomizzato contraollato multicentrico prospettico con all’interno uno studio osservazionale
Patologia:
Colichette
Tipo di studio:
Trial randomizzato controllato
Data di pubblicazione della ricerca:
30-01-2025

Scopo dello studio
- Obiettivo: valutare se l’OMT nei neonati con coliche infantili / pianto eccessivo abbiano un impatto sullo stress psicologico percepito dai caregiver rispetto alle cure abituali.
- Outcome misurati:
- Outcome primario: valutazione dello stress psicologico dei genitori tramite Numeric Rating Scale (NRS).
- Outcome secondari: valutazione del tempo medio di pianto giornaliero tramite scala Likert, dell’intensità del pianto tramite NRS e dell’autostima dei genitori tramite Karitane Parenting Confdence Scale (KPCS).
Partecipanti
- Numero: 50 neonati (49 femmine e 51 maschi).
- Criteri di inclusione: neonati di età compresa tra 1 settimana e 3 mesi che soddisfano i criteri di Roma IV per coliche infantili e pianto eccessivo (inizio dei sintomi prima dei 5 mesi di età; episodi ricorrenti e prolungati di pianto, irrequietezza o irritabilità del neonato senza causa ovvia; assenza di problemi di crescita, febbre o malattia; pianto o irrequietezza per almeno 3 ore al giorno per almeno 3 giorni in una settimana).
- Criteri di esclusione: presenza di comorbidità (es. uso di farmaci quali antibiotici, reflusso gastroesofageo, disturbi gastrointestinali) che richiedono terapia medica; presenza di fattori che precludono la partecipazione allo studio durante le visite pediatriche; neonati che ricevevano fisioterapia o terapia manuale.
- Gruppi di studio: 2 gruppi ottenuti tramite randomizzazione
- Gruppo 1: OMT, 50 neonati (28 femmine e 22 maschi, età media 37,3 giorni).
- Gruppo 2: cure abituali, seguite dopo lo studio da OMT, 50 neonati (21 femmine e 29 maschi, età media 41,5 giorni).
Interventi e valutazioni
- Valutazione dello stress psicologico dei genitori tramite NRS prima di ogni visita e una settimana dopo l’ultima visita.
- Valutazione del tempo medio di pianto giornaliero tramite scala Likert ogni giorno, dell’intensità del pianto tramite NRS all’inizio e alla fine dello studio e dell’autostima dei genitori tramite KPCS.
- Raccolta di informazioni sulle cure aggiuntive utilizzate dai genitori.
- 3 sessioni settimanali di 20-30 minuti.
- OMT:
- esame fisico osteopatico completo all’inizio di ogni sessione per determinare il trattamento su misura, con tecniche osteopatiche personalizzate in base alle disfunzioni rilevate.
- Controllo:
- cure abituali per tre settimane, con documentazione del tempo di pianto.
- OMT gratuito dopo il periodo di tre settimane.
Risultati
- Outcome primari:
- il gruppo OMT ha mostrato un miglioramento statisticamente significativo e clinicamente rilevante dello stress psicologico dei genitori superiore rispetto al gruppo di controllo, sia per quanto riguarda il senso di insicurezza e impotenza, sia per il livello di stress, e sia per la limitazione delle attività quotidiane.
- Outcome secondari:
- il gruppo OMT ha mostrato una significativa riduzione sia dell’intensità del pianto sia del tempo di pianto giornaliero maggiore rispetto al gruppo di controllo;
- il gruppo OMT ha mostrato un tempo di pianto totale minore rispetto al gruppo di controllo in maniera statisticamente significativa (36,4 ore vs 65,4 ore);
- il gruppo OMT ha mostrato un aumento significativo dell’autostima dei genitori.
- Ulteriori analisi:
- sono emersi degli effetti avversi dopo gli interventi osteopatici, i quali però sono consistiti in semplici “fluttuazioni” (es. pianto, sonno non calmo). Nessun evento avverso grave o clinico è emerso
- le disfunzioni osteopatiche più frequenti sono state disfunzioni intraossee dell’osso occipitale (85%) e disfunzioni C0/C1 (67%), con a seguire disfunzioni riguardanti colonna toracica, pelvi, clavicola, diaframma, colonna lombare, temporale e sfenoide;
- il gruppo di controllo, dopo aver ricevuto l’OMT alla fine dello studio, ha mostrato risultati simili a quelli del gruppo OMT;
- al termine dello studio, i genitori del gruppo OMT hanno valutato l’impressione globale di miglioramento del comportamento di pianto del bambino con un punteggio di 7,7 su 10 e la loro soddisfazione per il trattamento con un punteggio di 9,4 su 10.
Discussione
Da questo studio emerge che l’OMT è stato in grado di indurre cambiamenti positivi, statisticamente significativi e clinicamente rilevanti nello stress psicologico dei genitori.
I risultati hanno infatti confermato che l’OMT è efficace nel ridurre l’intensità e il tempo di pianto nei neonati con coliche infantili e pianto eccessivo.
Inoltre, lo studio ha evidenziato l’importanza di considerare lo stress dei genitori come outcome primario in una situazione dove: la valutazione oggettiva della condizione è spesso difficile (non a caso, i nuovi criteri Roma IV per le coliche infantili si basano sullo stress genitoriale e non su definizione arbitrarie quali “pianto inconsolabile”); sono i genitori gli agenti che ricercano proattivamente aiuto e su cui ricade buona parte dell’efficacia del trattamento (minor stress e miglior gestione famigliare). È proprio per questo motivo che, nel gruppo controllo, è stato detto che alla fine avrebbero comunque ricevuto l’OMT.
I limiti di questo studio riguardano il fatto che, nel gruppo di controllo, l’attesa dell’OMT potrebbe aver influenzato i risultati, oltre che la natura auto-limitante delle coliche infantili (tendono a risolversi da sé). Ciononostante, gli effetti rilevati nel gruppo OMT sono stati molto più grandi di quelli rilevati nel gruppo controllo.
Futuri studi su un numero maggiore di bambini serviranno per confermare i risultati di questo studio, da cui l’OMT emerge come valida terapia in caso di coliche infantili.
La recensione di Osteopedia
A cura di Marco Chiera
Punti di forza: esaustiva presentazione dei risultati tramite grafici e tabelle; buona discussione della metodologia seguita per lo studio e dei risultati; natura multicentrica dello studio; valutazione di outcome aventi un impatto clinico; valutazione degli effetti avversi; analisi dei limiti.
Limiti: benché gli autori abbiano ritenuto non adeguato un trattamento sham, la sua presenza sarebbe stata un valido controllo proprio per l’azione rilassante del solo tocco gentile.

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