Patologie trattate dall'osteopatia
Neoplasie
a cura di Massimo Valente
Tecniche osteopatiche nell’approccio alle neoplasie: un’integrazione terapeutica
In un contesto di trattamento olistico e personalizzato, l’approccio osteopatico alle neoplasie si distingue per la sua capacità di integrarsi armoniosamente con le terapie convenzionali, offrendo supporto e sollievo ai pazienti affetti da questa complessa patologia. Le neoplasie, caratterizzate dalla crescita incontrollata di cellule anomale, presentano sfide uniche che richiedono un’attenzione particolare non solo alla malattia stessa ma anche al benessere complessivo dell’individuo.
Il ruolo dell’osteopatia nel supporto oncologico
L’osteopatia, con la sua filosofia incentrata sulla capacità intrinseca del corpo di autoregolarsi e guarire, offre tecniche specifiche volte a migliorare la qualità della vita del paziente oncologico, mitigando alcuni effetti collaterali dei trattamenti convenzionali come la chemioterapia e la radioterapia. È importante sottolineare che l’osteopatia non si propone di trattare direttamente la neoplasia, ma di supportare il corpo nel suo complesso, migliorando la funzionalità dei sistemi corporei e contribuendo a un senso generale di benessere.
Tecniche osteopatiche applicate
- Drenaggio linfatico manuale (DLM): questa tecnica delicata è volta a stimolare il sistema linfatico, migliorando il drenaggio dei liquidi corporei e la rimozione delle tossine, particolarmente utile per pazienti che esperiscono edema a seguito di interventi chirurgici o terapie oncologiche.
- Trattamento del tessuto miofasciale: L’approccio osteopatico pone un’enfasi significativa sul rilascio delle tensioni miofasciali, che possono accumularsi a seguito dello stress fisico ed emotivo legato alla diagnosi e al trattamento delle neoplasie. La manipolazione delicata dei tessuti può aiutare a ridurre il dolore e migliorare la mobilità.
- Tecniche Cranio-Sacrali: attraverso sottili manipolazioni del cranio e del sacro, queste tecniche puntano a riequilibrare il ritmo cranio-sacrale, promuovendo il rilassamento profondo e potenzialmente aiutando a gestire sintomi come l’ansia e l’insonnia.
- Osteopatia Viscerale: il trattamento delle disfunzioni viscerali è cruciale, soprattutto considerando gli impatti che trattamenti come la chemioterapia possono avere sugli organi interni. Le tecniche viscerali mirano a migliorare la mobilità e la funzionalità degli organi, contribuendo a una migliore digestione e al sollievo da nausea e stipsi.
Integrazione e Sicurezza
L’integrazione dell’osteopatia nel piano di cura oncologico deve essere sempre preceduta da una valutazione approfondita da parte del professionista osteopata, in stretta collaborazione con il team
oncologico del paziente. La sicurezza del paziente è la priorità, e le tecniche osteopatiche vengono adattate per rispondere alle esigenze individuali, considerando lo stadio della malattia e i trattamenti in corso.
Conclusioni
L’approccio osteopatico offre una prospettiva preziosa nell’accompagnamento dei pazienti oncologici, puntando a migliorare la qualità della vita attraverso la riduzione del dolore, il miglioramento della funzione corporea e il sostegno emotivo. È un complemento terapeutico che riconosce la persona nella sua totalità, offrendo un sostegno integrato che va oltre la cura della neoplasia stessa, mirando a un benessere olistico e personalizzato.
È fondamentale consultare sempre un professionista sanitario qualificato per discutere l’integrazione delle tecniche osteopatiche nel proprio piano di trattamento oncologico.
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