Marco Chiera
|
16/09/2022 - Ultimo aggiornamento 19/04/2024
Luca Vismara, Vincenzo Cozzolino, Luca Guglielmo Pradotto, Riccardo Gentile, Andrea Gianmaria Tarantino | Anno 2020
Costipazione cronica postoperatoria grave correlata a malformazione anorettale gestita con trattamento manipolativo osteopatico
Tipo di studio:
Case report
Data di pubblicazione della ricerca:
27-04-2020
Scopo dello studio
- Obiettivo: riportare l’utilità dell’OMT nel risolvere la situazione di un bambino con stipsi cronica (2 anni) a seguito di un’operazione chirurgica per una malformazione anorettale
- Outcome misurati: report dei sintomi
Partecipanti
- Numero: 1
- Descrizione: bambino di 3400gr nato a 40 settimane con parto vaginale con diagnosi di malformazione anorettale post-nascita (ano imperforato con fistola retto peritoneale). Ectasia pielica di 6mm alla pelvi renale sinistra senza coinvolgimento di rene, uretere o vescica. Esami cardiologici, neurologici ed ortopedici negativi.
A 5 giorni di vita il bambino è stato sottoposto a chirurgia anoplastica, senza subire complicazioni durante l’intervento.A 6 mesi dopo l’intervento, il bambino risultava stabile con un aumento introito calorico giornaliero. Tuttavia, ha iniziato a ricevere farmaci lassativi (macrogol) e clisteri in quanto ha iniziato a presentarsi una severa stipsi. Nonostante l’aumento del dosaggio dei lassativi, il bambino faticava ad evacuare, aveva frequentemente dolore addominale, aerofagia e urinava spesso.A 18 mesi dopo l’intervento, il bambino è stato ricoverato per ostruzione intestinale da fecaloma. Dopo la risoluzione, ha iniziato a ricevere quotidianamente un lassativo a base di senna.
A 21 mesi dopo l’intervento, il bambino ha iniziato a sporcare le mutande senza accorgersi e a sentire intensi dolori addominali, fenomeni che lo rendevano meno attivo durante il giorno.
A 24 mesi dopo l’intervento, il bambino è stato portato da un osteopata che, tramite la valutazione dello stato muscoloscheletrico e della regione pelvica, ha rilevato disfunzioni somatiche soprattutto nel pavimento pelvico e nella regione sacroiliaca.
Interventi e valutazioni
- 4 sessioni di OMT di 45 minuti, 1 volta al mese.
- OMT con tecniche indirette: tecniche di bilanciamento delle tensioni legamentose a livello sacroiliaco, tecniche di balance and hold a livello sacro coccigeo e counterstrain a livello pelvico, bilanciamento fra le regioni subdiaframmatiche e il pavimento pelvico assieme a terapia craniosacrale.
- Durante l’OMT, il pediatra controllava e aggiustava la terapia farmacologica lassativa.
Risultati
Dopo la prima sessione, il bambino ha iniziato a riuscire ad evacuarsi in maniera intermittente, con l’aiuto di clisteri e senna.
Dopo la terza sessione, la frequenza di evacuazione è aumentata stabilmente, in congiunzione con una riduzione del dolore addominale intenso da colica e l’interruzione del trattamento lassativo da parte del pediatra. Solo i clisteri venivano ancora usati all’occorrenza. Inoltre, l’incontinenza fecale è smessa con le feci che hanno assunto una forma più salutare secondo la Bristol Stool Chart (passaggio da tipo 6 a tipo 3).
Dopo la quarta sessione, l’evacuazione è diventata completamente autonoma. Dati i risultati positivi, il bambino ha mantenuto 2 sessioni di OMT l’anno in modo da bilanciare eventuali tensioni legate alla cicatrice chirurgica.
Alla data di scrittura dell’articolo, il bambino si scarica autonomamente senza bisogno di lassativi o clisteri, e non manifesta né stipsi né incontinenza.
Discussione
La stipsi è spesso un effetto collaterale della chirurgia usata per risolvere le malformazioni anorettali, indipendentemente dalla loro gravità, e può facilmente impedire il corretto sviluppo del controllo muscolare/sfinterico intestinale, così come aumentare il rischio di morbidità. Di conseguenza, quando si riscontra la stipsi dopo simili interventi chirurgici, è fondamentale agire il prima possibile.
In caso di malformazioni anorettali, si nota un’importante alterazione a livello fasciale (es. alterato spessore tissutale) collegata ad una mancata coerenza fra l’attività del sistema nervoso autonomico e la peristalsi intestinale, il tutto molto probabilmente dovuto ad una non corretta maturazione delle strutture miofasciale e nervose delle aree anorettali.
L’OMT, grazie alla sua capacità di agire sulle tensioni fasciali e sul sistema nervoso autonomico, ha favorito la risoluzione della stipsi qui descritta. In effetti, nel bambino trattato sono state riscontrate disparità nella distribuzione del carico miofasciale a livello del pavimento pelvico e disfunzioni somatiche a livello delle aree cervicali alte e presacrali, collegate a livello nervoso con il sistema parasimpatico e l’evacuazione.
La recensione di Osteopedia
A cura di Marco Chiera
Punti di forza: uso di diversi outcome (Bristol Stool Chart, dolore, frequenza di evacuazione, uso di clisteri) per descrivere l’evoluzione della situazione; buona descrizione sia delle possibili conseguenze negative della chirurgia in caso di malformazioni anorettali sia del perché l’OMT può aiutare a risolvere il problema.
Limiti: dati i legami ormai conosciuti fra la salute intestinale e la salute del resto dell’organismo, sarebbe stato interessante sapere se, oltre alla stipsi e al dolore addominale, fossero presenti sintomi legati ad altri sistemi organici e, in caso affermativo, come questi sono cambiati dopo la risoluzione della stipsi.
Sei un osteopata?
Registrati ed usufruisci dei vantaggi dell'iscrizione. Crea il tuo profilo pubblico e pubblica i tuoi studi. È gratis!
Registrati oraScuola o Ente di Formazione?
Registrati ed usufruisci dei vantaggi dell'iscrizione. Crea il tuo profilo pubblico e pubblica i tuoi studi. È gratis!
Registrati oraVuoi diventare osteopata? Sei uno studente?
Registrati ed usufruisci dei vantaggi dell'iscrizione. Crea il tuo profilo pubblico e pubblica i tuoi studi. È gratis!
Registrati ora