Redazione
|
23/07/2024 - Ultimo aggiornamento 23/07/2024

Miguel Ângelo Ferreira Faria | Anno 2024

Effetti di una nuova tecnica viscerale osteopatica per il pancreas sul dolore e il range of motion in una paziente con cervicalgia: un case report

Patologia:

Cervicalgie (dolore alla cervicale e torcicollo)

Tipo di studio:

Case Report

Data di pubblicazione della ricerca:

01-07-2024

Image

Scopo dello studio

  • Obiettivo: valutare gli effetti di una nuova tecnica osteopatica viscerale diretta al pancreas in una paziente con cervicalgia.
  • Outcome misurati: valutazione della soglia dolorifica alla pressione tramite algometro, del dolore tramite Numeric Rating Scale (NRS) e del range of motion (ROM) cervicale tramite inclinometro.

Partecipanti

  • Numero: 1
  • Descrizione: donna, 47 anni. Da 4 mesi, cervicalgia non specifica, subacuta, intermittente e giornaliera con irradiazione al muscolo trapezio superiore e occasionali cefalee cervicogeniche. Il dolore ha portato a disabilità e difficoltà nella vita professionale (la paziente faceva l’infermiera in ospedale). Precedenti trattamenti di fisioterapia o con farmaci antinfiammatori avevano alleviato i sintomi, che però continuavano a ripresentarsi. Assenza di traumi o patologie mediche in grado di spiegare il dolore. Nei 5 giorni precedenti la visita osteopatica, la paziente non ha assunto alcun farmaco.
    La valutazione osteopatica ha mostrato dolorabilità muscolare della regione cervicale con asimmetria posturale e iperalgesia, dolore intenso a livello di C3-C4 in caso di frizione profonda sui processi spinosi, ROM cervicale ridotto soprattutto nella rotazione a sinistra (che risultava dolorosa), dolore acuto con annessa difficoltà a respirare profondamente in caso di palpazione profonda dell’epigastrio.
    È stata quindi definita una diagnosi di disfunzione viscerale con dolore somatico riferito alla cervicale e al trapezio superiore attraverso un riflesso viscerosomatico.

Interventi e valutazioni

  • Valutazione della soglia dolorifica alla pressione tramite algometro manuale digitale prima e dopo il trattamento, dopo 1 settimana e dopo 1 mese.
  • Valutazione del dolore tramite NRS prima e dopo il trattamento, dopo 1 settimana e dopo 1 mese.
  • Valutazione del ROM cervicale da supina tramite inclinometro prima e dopo il trattamento, dopo 1 settimana e dopo 1 mese.
  • 1 sessione di 5-30 minuti.
  • OMT viscerale diretto al pancreas:
    • pressione progressiva fino alla percezione di un aumento della tensione tissutale o fino alla percezione di dolore da parte della paziente;
    • in seguito, movimenti circolari lenti verso la papilla duodenale maggiore (papilla di Vater) fino a percepire la diminuzione della tensione e della densità tissutale o fino alla diminuzione del dolore (minore di 3 su 10 tramite NRS);
    • valutazione e trattamento eseguiti in ordine prima sulla testa del pancreas, poi sul collo, poi sul corpo e infine sulla coda, così da permettere un buon drenaggio.
  • OMT eseguito da un osteopata con 7 anni di esperienza in osteopatia viscerale e 5 anni di esperienza nell’uso della tecnica descritta.

Risultati

Dopo il trattamento, il dolore è stato notevolmente ridotto passando da 7 su 10 a 3 su 10; inoltre, è aumentata del 38,8% la soglia dolorifica alla pressione a livello del processo spinale di C3. Questi risultati si sono mantenuti sia dopo 1 settimana sia dopo 1 mese, con il dolore che è completamente sparito.
Il ROM cervicale ha invece quasi raggiunto la normalità dopo 1 settimana, mentre dopo 1 mese la paziente ha mostrato un ROM completo.

Discussione

Questo studio ha riportato l’utilità dell’osteopatia viscerale diretta al pancreas in caso di cervicalgia da riflesso viscerosomatico. I risultati ottenuti sono considerabili clinicamente significativi in quanto la soglia dolorifica alla pressione è migliorata più del 15%, mentre il dolore misurato tramite NRS è diminuito più di 1,5 punti.

La soglia dolorifica alla pressione è stata usata in quanto la letteratura la definisce un mezzo valido per valutare l’effetto delle tecniche viscerali sulla disfunzione somatica. Il segmento C3 è stato invece scelto in quanto il nervo frenico tende ad emergere in particolare fra le radici ventrali di C3 e C4, e stimoli nocicettivi nei tessuti innervati dal nervo frenico – peritoneo parietale della parte centrale del diaframma, pleura, pericardio, fegato, cistifellea, pancreas – facilmente favoriscono una sensibilizzazione nelle regioni cervicali. Non a caso problemi di fegato o cistifellea spesso si manifestano come dolore riferito alla spalla destra. E dato che il pancreas è costituito da una capsula connettivale legata alla capsula di Glisson epatica, non stupisce che un’irritazione del pancreas possa manifestarsi a livello cervicale e del trapezio superiore.

Tuttavia, bisogna evidenziare che i fattori alla base del dolore pancreatico sono particolarmente dibattuti, e infatti sono presenti diverse teorie su come infiammazione neurogena, aumentata pressione pancreatica, anossia, ischemia, accumulo di sostanze nocicettive, irritanti chimici e condizioni infiammatorie possano disturbare la microcircolazione pancreatica e danneggiare le cellule acinari.

L’osteopatia viscerale potrebbe quindi agire positivamente sulla cervicalgia e sul ROM stimolando i meccanorecettori fasciali e pancreatici in modo da migliorare la microcircolazione e la pancreastasi, riducendo così gli impulsi nocicettivi diretti verso il sistema nervoso centrale.

A conferma dei risultati ottenuti in questo caso, la letteratura mostra uno studio su come il rilascio del diaframma sia effettivamente in grado di ridurre la soglia dolorifica alla pressione a livello di C4. Uno studio pilota randomizzato controllato con placebo, invece, ha riportato come una singola sessione di OMT viscerale diretto a stomaco e fegato possa ridurre la cervicalgia e migliorare la funzionalità del muscolo trapezio superiore misurata tramite elettromiografia.

Ovviamente, per sua natura il presente case report non può essere generalizzato all’intera popolazione.

Servono quindi studi ulteriori, sia sull’efficacia dell’OMT viscerale sia sul comprendere meglio i meccanismi sottostanti i riflessi viscerosomatici e la possibilità dell’OMT viscerale di influenzarli.

La recensione di Osteopedia

A cura di Marco Chiera

Punti di forza: uso di strumenti di analisi validati; buona descrizione della tecnica usata; valutazione della significatività clinica; valutazione del follow-up; approfondita discussione sull’osteopatia viscerale e sui meccanismi del dolore viscerale riferito.

Limiti: come tutti i case report, è difficilmente generalizzabile. La struttura dello studio andrebbe migliorata in alcuni dettagli (es. è stato detto solo nelle discussioni che la soglia dolorifica era l’outcome primario oppure i limiti sono stati citati nelle conclusioni invece che nelle discussioni).

Sei un osteopata?

Registrati ed usufruisci dei vantaggi dell'iscrizione. Crea il tuo profilo pubblico e pubblica i tuoi studi. È gratis!

Registrati ora

Scuola o Ente di Formazione?

Registrati ed usufruisci dei vantaggi dell'iscrizione. Crea il tuo profilo pubblico e pubblica i tuoi studi. È gratis!

Registrati ora

Vuoi diventare osteopata? Sei uno studente?

Registrati ed usufruisci dei vantaggi dell'iscrizione. Crea il tuo profilo pubblico e pubblica i tuoi studi. È gratis!

Registrati ora