7. Andrew Taylor Still fonda a Kirksville la prima scuola di Osteopatia
La fama di A.T. Still si era ormai consolidata e i pazienti che affollavano il suo studio erano impossibili da gestire per una sola persona. La prima scuola nacque nel 1892 per l'esigenza di formare nuovi operatori e si rivelò una svolta cruciale: la cittadina di Kirksville attirò docenti, studenti e pazienti che a cavallo del nuovo secolo svilupparono gli aspetti teorici e pratici dell'osteopatia, portandola a essere riconosciuta alla stregua delle altre medicine in diversi Stati degli USA.
1892 – La prima scuola di osteopatia: Still ha 64 anni
L’ostracismo nei confronti del “dottore delle ossa” era diminuito dopo le lodi che il reverendo Mitchell aveva pubblicamente espresso per la guarigione della figlia, ma per molti cittadini di Kirksville il dr. Still restava un tipo quantomeno bizzarro. Invece la sua fama era molto cresciuta nelle città vicine, dove aveva esercitato come medico itinerante nei numerosi anni precedenti. Il flusso di pazienti che cercava le sue cure continuava ad aumentare.
Ormai era chiaro che da solo non poteva soddisfare tutte le richieste, per cui decise di istruire nuovi operatori che potessero aiutarlo: nel dicembre del 1891 incaricò Charles di ottenere l’approvazione di uno statuto per la scuola che aveva in mente di fondare (Trowbridge 1991:141). Il giudice Andrew Ellison si rifiutò di concederla perché, a suo avviso, il dr. A.T. Still aveva un dono che sarebbe morto con lui, impossibile da trasmettere ad altri.
Invece, avendo già verificato i progressi prima dei figli e poi degli apprendisti, Still era ormai pienamente convinto dell’opportunità di aprire una scuola. Era entusiasta dei risultati delle cure che confermavano la validità della sua scienza e intendeva trasmettere ciò che aveva scoperto a beneficio dell’umanità. Per questo motivo alcuni lo giudicavano uno sciocco, perché se avesse deciso di tenere segreti i suoi metodi avrebbe potuto diventare estremamente ricco (Booth 1924:66-67)
Nell’aprile 1892, durante un viaggio in treno con Arthur Hildreth, gli chiese collaborazione per trovare una cinquantina di studenti di sani principi morali che non bevessero e non facessero uso di tabacco o alcol. Gli propose inoltre di iscriversi alla scuola: dato che si trattava di un investimento ingente, Hildreth prese un poco di tempo per riflettere e infine decise di partecipare al primo corso. Fu una scelta che avrebbe cambiato la sua vita ma anche la storia dell’osteopatia, per la tenacia con cui si dedicò alle battaglie legali per il riconoscimento (Booth 1924:499-500).
La legge vigente per la pratica medica nel Missouri, emendata nel 1889, imponeva che chiunque volesse esercitare la professione e non fosse in possesso di un titolo rilasciato da una scuola di medicina dovesse sostenere un esame dinanzi alla Commissione sanitaria dello Stato, composta da rappresentanti delle scuole allopatiche, eclettiche ed omeopatiche (Lewis 2012:137). Per le sue idee e il suo carattere, difficilmente Still avrebbe potuto ottenere l’approvazione di questi professionisti, per cui prese in considerazione l’idea di aprire il suo istituto in un’altra città.
Quindi prese contatto con alcuni membri della città di Bloomsfield, situata nello Stato dell’Iowa a una cinquantina di km di distanza da Kirksville, dove risiedevano alcuni fautori dell’osteopatia, fra cui il giudice Amos Steckel. Nell’aprile 1892 venne indetta una pubblica riunione e venne individuato un possibile lotto di terreno per la nuova impresa, che però naufragò a causa della strenua opposizione di un cittadino, membro dell’agenzia del farmaco di quello Stato (Lewis 2012:137). Still apprese la notizia rientrando dalla città di Columbia, dove aveva trascorso quindici giorni a curare pazienti con il figlio Fred e Marcus Ward e il 7 maggio indirizzò al giudice una lettera da cui trapelavano tutta la sua rabbia e amarezza (Still 1892). Ormai era chiaro che la scuola non avrebbe avuto vita facile in nessun luogo, così Still decise che tanto valeva rimanere a Kirksville, e mandò nuovamente Charles dal giudice.
American School of Osteopathy: la prima Scuola di Osteopatia
Lo Stato del Missouri concesse a Still l’approvazione per l’apertura di una scuola di osteopatia il giorno 10 maggio 1892 (Walter 1992:3).
L’ American School of Osteopathy (ASO) nacque come un’impresa commerciale con cinquemila dollari di capitale, divisi in 50 azioni del valore di 100 dollari ciascuna. Metà delle azioni erano di proprietà di A.T. Still e della moglie Mary Elvira, mentre il fratello Edward e i figli Charles e Harry ne possedevano cinque ciascuno. Marcus Ward ne aveva otto e le ultime due erano state comprate da un certo Elias Falor. Alla prima riunione del consiglio di amministrazione A.T. Still venne eletto presidente, Ward vicepresidente e Charles segretario (Gevitz 2014b).
Il dr. A.T. Still aveva deciso di non dare il proprio nome alla scuola, ma di denominarla “americana” perché il suo intento era che dovesse andare a vantaggio di tutta la nazione, per questo motivo desiderava che la bandiera a stelle e strisce sventolasse sempre dal pennone (Walter 1982:5).
Il primo statuto dell’ASO recitava: La presente Associazione si propone lo scopo e l’oggetto di migliorare i nostri sistemi di chirurgia, ostetricia e trattamento delle malattie, dal momento che l’aggiustamento delle ossa costituisce la principale caratteristica di questa scuola di patologia. Inoltre, si propone di istruire e formare studenti che possano legittimamente praticare la Scienza dell’Osteopatia per come viene insegnata e praticata da A.T. Still, scopritore di tale filosofia (Lewis 2012: 138). Lo Statuto stabiliva inoltre che il corpo docente della scuola avrebbe avuto la facoltà di rilasciare un diploma a tutti gli studenti di osteopatia debitamente qualificati. Risultò molto difficile trovare insegnanti qualificati disposti ad abbandonare la loro posizione per rischiare l’ostracismo e il ridicolo nella nuova scuola. A.T. Still provò a convincere il direttore della State Normal School di Kirksville, il dr. W.D. Dobson, a organizzare la nuova scuola. Anche se Dobson conosceva personalmente Still e aveva sperimentato l’efficacia dell’osteopatia sui suoi famigliari, non cedette nemmeno quando gli venne offerta la metà dei futuri eventuali proventi (Booth 1924:73).
L’arrivo del tutto casuale del dr. William Smith a Kirksville nel giugno del 1892 si rivelò un evento molto fortunato, che diede un notevole impulso al primo corso dell’ASO. L’incontro fra Still e Smith, medico ortodosso plurilaureato nelle facoltà di medicina più prestigiose d’Europa, è stato raccontato con piccole varianti dallo stesso Still (1897:146-154), da Smith (1896:6) e da altri (p. es. Walter 1982:5; Trowbridge 1991:143-44).
In breve, William Smith giunse a Kirksville per vendere apparecchiature medicali e restò stupito notando il contrasto fra l’opinione di alcune persone, che nutrivano grande ammirazione per Still, e le aspre critiche che gli riservavano i medici. Probabilmente pensando che fosse un ciarlatano, decise di conoscerlo con l’intento di smascherarlo. Quando giunse nello “studio” – una stanza disadorna, con i parecchi vetri rotti e nidi di vespe negli angoli – una dozzina di persone gli comunicarono che doveva attendere il suo turno. Alla fine, Smith giunse al cospetto di Still, che con una veloce manovra gli corresse un fastidio al gomito che durava da sei mesi. Benché fosse stato avvisato che non avrebbe dovuto menzionare le sue lauree perché in quel caso Still non avrebbe voluto parlargli, Smith non fece mistero dei suoi titoli e cominciò una conversazione che si rivelò interessante. Per non lasciare attendere i pazienti, i due presero accordi per approfondire il discorso più tardi al Pool Hotel.
Still aveva intuito l’obiettivo di Smith, così decise di assecondarlo e prendersi gioco di lui. Si finse ignorante e tempestò Smith di domande sul funzionamento dell’organismo umano e sui misteri dell’elettricità. A un certo punto Smith comprese di essere stato preso in giro e il suo genuino interesse vinse la diffidenza di Still, sempre pronto a parlare delle sue scoperte. Durante i discorsi che proseguirono fino a tarda notte, Still mostrò fra l’altro come la pressione delle dita potesse influire sui nervi che governano l’afflusso di sangue agli intestini e al cervello. Smith restò talmente affascinato dalle teorie di Still che acconsentì a tenere un corso di anatomia nella nuova scuola e a ricevere in cambio l’insegnamento dell’osteopatia.
Durante l’estate Still costruì il piccolo cottage che avrebbe ospitato la scuola. Il piccolo edificio è visibile ancora oggi, ricostruito all’interno del Museum of Osteopathic Medicine di Kirksville, nella sala denominata Heritage Hall nella quale è conservata anche la casa di tronchi, prelevata dalla Virginia, dove Still visse fino ai sei anni.
Il primo corso ebbe inizio nell’autunno del 1892 con una decina di studenti, ai quali se ne aggiunsero più o meno altrettanti nei mesi successivi. Alle otto di mattina, in un’aula che misurava una ventina di metri quadrati, gli alunni assistevano alle lezioni di anatomia di Smith e poi alle nove venivano ammessi nella clinica per osservare Still, i suoi figli e gli altri operatori che trattavano i pazienti nelle dieci salette allestite allo scopo (Gevitz 2014b; Trowbridge 1991:145).
Dai verbali di un incontro del consiglio di amministrazione dell’ASO, datato 1° novembre 1892, risulta altresì il conferimento dell’incarico di professore di chirurgia e ostetricia a un medico iscritto al primo corso, Andrew P. Davis (Gevitz 2014b:116). Davis era in possesso della laurea in medicina allopatica e omeopatica oltre che accanito studioso di diverse altre forme di terapia, fra cui anche l’ipnotismo. Abbandonò Kirksville dopo aver conseguito il diploma e proseguì nelle sue ricerche che lo portarono ad approfondire la chiropratica. Pubblicò diversi libri, compresa un’opera sull’osteopatia (Osteopathy Illustrated: a drugless system of healing) e aprì varie scuole di formazione. Non rimane traccia della sua eventuale attività come docente all’ASO.
Diverse foto conservate al Museum of Osteopathic Medicine (p. es. Catalog Numbers: 1975.95.30.01; 1976.186.01; 2008.33.312) ritraggono gli studenti e i professori del primo corso, spesso insieme alla bandiera americana e allo scheletro, chiamato affettuosamente Columbus oppure Mike, che costituiva l’unica attrezzatura dell’aula di anatomia. Al primo corso presero parte cinque figli di Still (Charles, Herman, Harry, Fred, Blanche) e il fratello Edward. La scuola era aperta anche alle donne, che pagavano una retta di 200 dollari mentre la tariffa per i maschi ammontava a 500 dollari (Walter 1982:7). Il 15 febbraio 1893 Still scrisse di suo pugno il primo certificato, rilasciato a William Smith, che lasciò Kirksville con il titolo di “diplomato in osteopatia” per aprire uno studio a Kansas City (Lewis 2012:146).
Still decise di conferire ai laureati la qualifica di “diplomato” (successivamente modificato in “dottore”), forse per evitare problemi con la classe medica, o più probabilmente per sottolineare quanto il suo metodo fosse differente dalla tradizionale pratica della medicina (Walter 1982:7; Gevitz 2014b:117).
Frattanto la Commissione sanitaria dello Stato del Missouri stava preparando una legge che, se promulgata, avrebbe permesso l’esercizio della professione medica esclusivamente ai laureati delle scuole allopatiche, omeopatiche ed eclettiche. Per impedirne l’approvazione, i sostenitori di Still lanciarono una petizione e raccolsero cinquemila firme. Inoltre il giorno 13 gennaio 1893, dinanzi al notaio W.T. Porter, tre laureati in medicina ortodossa – William Smith, Andrew P. Davis e il figlio di quest’ultimo – sottoscrissero una dichiarazione giurando solennemente e sinceramente che l’osteopatia costituiva un progresso nelle scienze terapeutiche (Still 1897:366).
Il dibattimento si svolse il 14 febbraio e la legge fu respinta con 88 voti contro 34. Anche se l’ASO era salva, Still non era soddisfatto dei suoi studenti: riteneva di aver sfornato degli “imitatori” con limitate conoscenze di anatomia e di non essere riuscito a trasmettere la filosofia alla base della scienza osteopatica, che era basata sul ragionamento (Walter 1982:7). Nell’estate del 1893 Still giunse a pensare di chiudere la scuola. Secondo Still, i laureati in medicina che avevano frequentato il corso avevano semplicemente aggiunto l’osteopatia al loro armamentario di cure farmacologiche, un’idea del tutto contraria alle sue teorie. Questo lo spinse a introdurre una regola generale, poi revocata nel 1897, per cui l’ASO non avrebbe ammesso chi avesse precedentemente studiato medicina (Walter 1982:11-12; Gevitz 2014b:117).
Emersero gravi dissapori con Marcus Ward, che si rifiutò di frequentare il secondo anno, aprì uno studio a Kansa City e cercò di screditare Still; in autunno rientrò a Kirksville e aprì un centro in cui offriva bagni medicati.
Da maggio a ottobre 1893 si tenne l’Esposizione colombiana a Chicago, che attrasse 27 milioni di visitatori. Anche il dr. Still si recò a visitarla insieme alla moglie e al figlio Charles, il quale sulla via del ritorno si fermò a Red Wing, Minnesota, dove aprì uno studio su invito del senatore Peter Nelson. Quando in novembre gli capitò un caso difficile mandò a chiamare il padre che somministrò un trattamento liberando il paziente dal dolore. Prima di rientrare A.T. Still venne portato a fare un giro della città in calesse e, osservando i numerosi avvisi di quarantena conseguenti all’epidemia di difterite, chiese come mai non avessero chiesto a Charles di trattare i casi. A quanto pareva, nessuno sapeva che l’osteopatia avrebbe potuto rivelarsi utile. Still aveva notato che la malattia causava un irrigidimento dei muscoli dal collo al diaframma, con conseguente ristagno dei liquidi e produzione di batteri, così chiese a Charles di ragionare su quelle basi per somministrare i trattamenti con cui risolse oltre sessanta casi. La morte di un bambino al cui capezzale non riuscì ad arrivare in tempo si tradusse in una denuncia e nell’arresto per aver praticato la medicina senza licenza. Il senatore Nelson fece liberare Charles e la popolazione locale presenziò alla discussione della causa in tribunale in un numero così elevato ed entusiasta che la controparte ritirò la denuncia (Lewis 2012:150-51).
Nell’ottobre 1892 e nell’aprile 1893 due giornali di St. Louis dedicarono spazio all’osteopatia descrivendola con favore (Walter 1982:11). Nonostante le incertezze di Still sull’opportunità di proseguire le attività di insegnamento, i corsi dell’ASO ripresero nell’autunno del 1893 e gli studenti salirono a una trentina: si iscrissero anche alcuni cittadini di Kirksville che rinunciarono alla carriera per studiare la nuova scienza, per esempio il direttore dell’ufficio postale Edward Pickler e l’agente immobiliare Henry E. Patterson, che sarebbe successivamente divenuto segretario della scuola. Sua moglie Alice Patterson, dopo aver conseguito il diploma nel 1895, avrebbe lavorato nella clinica come operatrice (Hildreth 1938:41).
Dopo la partenza di Smith, la cattedra di anatomia venne affidata a Jeanette Hubbard Bolles, in possesso di una laurea in materie umanistiche conferitale dall’Università del Kansas nel 1885. Il corso di studi venne prolungato a due anni (di cinque mesi ciascuno) e l’accesso alla clinica venne vietato agli studenti che non avessero dimostrato di conoscere l’anatomia delle gambe e delle braccia (Gevitz 2014b:118).
Il 4 marzo 1894 venne organizzato un banchetto per gli studenti che avevano completato il primo biennio di studi. In mezzo ai discorsi e ai brindisi emerse il problema del riconoscimento legale nel Missouri: la legge vigente riconosceva solo i laureati dei delle scuole tradizionali (ortodossa, eclettica, omeopatica) e tutti i presenti vennero incoraggiati ad adoperarsi per modificarla.
Il giorno 8 giugno Fred, il più giovane e più studioso dei figli di Still, considerato la stella nascente dell’osteopatia, morì a soli vent’anni circondato dai familiari – non si riprese dalle gravi lesioni conseguenti a un incidente: nell’autunno precedente un cavallo l’aveva schiacciato contro una parete della stalla, fratturandogli una costola che gli aveva perforato un polmone. Il ragazzo, trovandosi in deboli condizioni, aveva contratto la turbercolosi (Lewis 2012:171; Trowbridge 1991:147).
I pazienti e gli studenti che affluivano alla clinica e alla scuola portarono una notevole ricaduta positiva sul benessere della cittadina di Kirksville, e in questo periodo si diffusero alcune voci secondo cui l’ASO sarebbe stata trasferita in una città più grande. I residenti, temendo di perdere la fonte dei lauti guadagni che l’osteopatia stava portando, corsero ai ripari e il 2 giugno alcuni delegati offrirono ad A.T. Still i proventi di una colletta (2.550 dollari) e alcuni terreni edificabili. Still aveva già deciso di rimanere a Kirksville, e in ogni modo non volle accettare contributi di altri: fu suo espresso desiderio costruire la clinica e la scuola su terreni di sua proprietà usando solo il suo denaro – riteneva fosse l’unico modo per mantenere il controllo. Così affidò a Thomas, il figlio del fratello Edward, l’incarico di erigere un fabbricato in mattoni (Lewis 2012:170-171).
Quando aprì la scuola di osteopatia nel 1892, A.T. Still aveva 64 anni, ma era ancora nel pieno delle forze e sembrava più giovane della sua età. Per l’aspetto fisico veniva spesso paragonato ad Abramo Lincoln: alto 1 metro e 82, con la carnagione olivastra, i capelli neri e i grigi occhi penetranti, la sua era una presenza carismatica. Aveva mani grandi, naso aquilino e un’ampia fronte. Il suo cranio presentava qualche asimmetria, come illustra l’osteogramma disegnato da Charlotte Weaver. La sua camminata era silenziosa, secondo alcuni come quella degli indiani: teneva il corpo un poco inclinato in avanti e appoggiava il peso sull’avampiede “molleggiando” il passo.
Parlava a bassa voce, dando l’impressione che le sue parole “venissero da molto lontano”, ed era un buon oratore, capace di creare una sensazione di intimità con chi lo ascoltava. Non dava spazio ai convenevoli né agli abiti eleganti e non amava i banchetti o la vita di società. Detestava l’alcol, le droghe e i pericolosi farmaci dell’epoca, ma aveva il vizio di masticare tabacco e un debole per i dolciumi.
Aveva uno spiccato senso dell’umorismo e gli piaceva scherzare. Il denaro non lo interessava se non come mezzo per aiutare gli altri. Ronzava spesso intorno agli uffici dell’ASO, sperando di impossessarsi di qualche piccola somma da regalare a chi riteneva ne avesse bisogno. La fama e la ricchezza non modificarono la sua semplicità né la benevolenza ed empatia che provava per il genere umano: rimase sempre lo stesso medico, filosofo, maestro e amico che era stato nei periodi delle avversità (Booth 1924: 459, Hazzard 1918). Detestava la menzogna, l’ipocrisia, la falsità e la pigrizia, era un uomo gentile e molto generoso, profondamente patriottico e antischiavista – lo caratterizzavano l’altruismo, le idee democratiche e l’amore per la verità.
Era solito alzarsi all’alba e lavorava spesso sedici ore al giorno, applicandosi nello studio, negli esperimenti e nelle dimostrazioni. Oltre all’anatomia, che conosceva perfettamente, nutriva interesse per l’astronomia, la mineralogia e l’ornitologia. Era affascinato dagli organismi degli animali, perfetti come quello dell’uomo, e faceva collezione di animali impagliati, molti dei quali erano esposti nella scuola.
Sapeva fare tutti i lavori necessari per mandare avanti una fattoria ed era un provetto meccanico. Rimase sempre fedele alle sue origini di pioniere vissuto sulla frontiera – talvolta, anche in età avanzata, uccideva un cervo, ne conservava le carni per il consumo e ne conciava la pelle, dalla quale poi ricavava mocassini o rudimentali capi di vestiario per sé o altri membri della famiglia.
Ebbe sempre un obiettivo molto chiaro, quello di sviluppare l’osteopatia, al quale dedicò tutte le energie con ammirevole tenacia. Il suo più grande desiderio era che tutti comprendessero la sua visione e l’importanza dell’anatomia. Non si lasciò abbattere dalle lesioni riportate durante la Guerra civile né dall’estromissione dalla “buona società” ad opera dei ministri metodisti – ebbe sempre molta comprensione per i suoi nemici e anche per i medici, ai quali non dava nessuna colpa, ritenendo che agissero per ignoranza (Booth 1924:459). Non si sentì mai un martire né permise a nessuno di metterlo su un piedistallo a causa delle difficoltà che aveva dovuto affrontare, anzi confidò al genero di essersi divertito nel tenere testa ai suoi avversari, traendone molta più soddisfazione di quanto le persone si immaginassero (Laughlin 1923).
Era estremamente democratico: non aveva nulla da dire a chi gli si avvicinava con un senso di superiorità o supponenza, e nello stesso modo non gli piaceva che gli studenti lo salutassero toccandosi il cappello in segno di rispetto. Non dimenticò mai tutti coloro che lo avevano conosciuto e aiutato prima del successo – spesso li andava a trovare per il piacere di stare in loro compagnia e li curava gratuitamente se si ammalavano, inoltre regalava loro di frequente del denaro come segno tangibile della sua gratitudine (Booth 1924).
Vedeva la vita pulsare in tutto l’universo – aveva un che del profeta e del visionario ispirato: riceveva delle intuizioni e poi procedeva a spiegarle con il ragionamento. Spesso gli venne attribuito il potere della chiaroveggenza, e lui stesso si definì “intuitivo”, un termine che per i metodisti aveva appunto tale significato (Still 1897:413). Si ricordano diverse occasioni in cui il dr. A.T. Still diede prova di intuizioni fuori dal comune, tuttavia i suoi seguaci gli sconsigliarono di pubblicizzare l’abitudine di ricorrere a queste facoltà per il bene dell’osteopatia (Lewis 2012). Pare fosse in grado di vedere l’aura dei pazienti e usarla a fini diagnostici (Ligon 1924), e sapeva riconoscere le qualità interiori delle persone e ad esse si rivolgeva, incurante dell’esteriorità. In lui albergava un cuore appassionato, controllato da una volontà che si esprimeva con estrema calma, coraggio e sicurezza di sé.
Non si sentiva rappresentato da nessuna delle chiese organizzate, occupate a cercare di prevalere le une sulle altre. Riteneva che Dio avesse messo a disposizione del genere umano un fiume di amore al quale poter attingere per l’eternità. Riteneva difficile comprendere Dio con la ragione, e lo ammirava con un senso di stupore, meraviglia e ammirazione (Still 1897:208-9). Tra le massime che gli vengono attribuite si ricorda la seguente: “Ogni passo avanti nell’osteopatia induce a una più grande venerazione del Divino Regolatore dell’universo” (Booth, 1905:42).
Le sue idee religiose avevano molti punti in comune con quelle del grande spirito degli indiani del Nordamerica: l’albero presso il quale era solito recarsi in raccoglimento era un noce bianco (Carya ovata) dalla tipica corteccia ruvida. Nelle preghiere non chiedeva mai nulla per se stesso o gli amici, ma solo che tutto andasse come doveva andare (Bernard 1923).
Nelle sue lezioni, il dr. A.T. Still cercava di trasmettere agli alunni il suo modo di ragionare e la sua filosofia, senza concentrarsi sulle singole tecniche osteopatiche – non voleva essere copiato pedissequamente ma desiderava che ciascuno studente diventasse un pensatore indipendente, sviluppando la capacità di interpretare i segni e trovare le migliori modalità di cura per ogni caso. Inoltre soleva ripetere che ‘Una testa intelligente impara presto che una mano leggera e un movimento delicato sono gli elementi grazie ai quali si ottengono i risultati desiderati’ (Booth 1905: 40).
Si esprimeva con un linguaggio ispirato, ricorrendo spesso a parabole di difficile interpretazione. Tuttavia con il suo carisma riusciva a trasmetteva a chi lo ascoltava la semplicità e la bellezza della sua visione, fondata su idee filosofiche ma anche pragmatica e aperta agli sviluppi futuri. Paragonava l’osteopatia a uno scoiattolo del quale aveva acchiappato la coda, e si aspettava che i suoi studenti avrebbero proseguito l’opera per estrarlo dalla tana sull’albero (Booth 1905:63).
Era sempre in cerca della verità e pronto a riconoscerla ovunque si trovasse, e poco gli interessava perdere tempo a discutere con chi non comprendeva le sue teorie o lo metteva in ridicolo. Per lui erano fondamentali la libertà di pensiero e azione, la libertà di insegnare e di avere le sue idee – aveva poco rispetto per le ortodossie e i preconcetti, disprezzava la slealtà e il tradimento.
Ai suoi studenti cercava di trasmettere la meraviglia del corpo umano, sottolineando l’importanza dell’anatomia, della fisiologia, della diagnosi e della terapia, oltre ai principi osteopatici quali ad esempio la regola dell’arteria e il rapporto tra struttura e funzione. Portava sempre con sé qualche osso per studiarlo, e in ciascuno di essi vedeva l’espressione dell’opera del Grande Architetto, dinanzi alla quale restava in reverente ammirazione (Gaddis 1929).
Per le sue lezioni non erano previsti libri di testo, né permetteva agli studenti di prendere appunti. Raccomandava che studiassero il “libro della natura”, pur lasciandoli liberi di leggere tutti i volumi che volevano purché lo facessero esercitando il senso critico.
Arthur Hildreth ricorda una lezione che lo colpì profondamente, tenuta da A.T. Still durante il secondo corso dell’ASO: mentre spiegava agli studenti la potenza di quella magnifica legge per cui la natura poteva curare le malattie se messa in condizioni di farlo, improvvisamente si interruppe e uscì dalla classe, dicendo che sarebbe tornato di lì a poco. Rientrò alcuni minuti dopo portando con sé con un uccello impagliato dal magnifico piumaggio nei toni del marrone, del bronzo e del bianco. Mentre gli studenti ammiravano il volatile, il Vecchio Dottore ne sottolineava la perfezione, che poteva essere mantenuta solo dalla legge naturale della domanda e dell’offerta all’interno del suo corpo – la sua bellezza sarebbe stata conservata finché i nervi e la circolazione avessero continuato la loro funzione. In mancanza di interferenze fisiche, ciascun granello di cibo assunto portava i materiali costruttivi necessari per mantenerne la bellezza, e la medesima magnifica legge era all’opera all’interno del corpo umano (Hildreth 1938:43).
Con la crescita esponenziale della scuola il dr. A.T. Still assunse molti insegnanti provetti nelle scienze di base e nella medicina, ma spesso carenti nella formazione osteopatica. Alcuni dei nuovi professori, parallelamente alla docenza della loro materia, seguivano i corsi di osteopatia per conseguire il diploma di osteopatia. Il dr. A.T. Still aveva l’abitudine di sgattaiolare silenziosamente nelle aule e talvolta di intervenire per fare correzioni, o per sostituirsi al docente allo scopo di chiarire un concetto. Si ricorda come un giorno intervenne per sostenere che non vi era motivo di togliere le tonsille, dal momento che Dio aveva previsto che ci fossero e doveva aver avuto le sue buone ragioni (Lewis 2012). Un’altra volta riprese il dr. William Smith, che si era infervorato in una descrizione anatomica sul muscolo quadrato dei lombi e non aveva spiegato che, qualora contratto, avrebbe potuto trascinare verso il basso la dodicesima costa – il dr. A.T. Still riteneva importante adottare sempre una prospettiva osteopatica (Willard 1954:23).
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Registrati oraLa vita di Andrew Taylor Still
6. Kirksville (1875-1917): primi passi verso la prima scuola di Osteopatia
Nel 1875 A.T. Still si stabilì a Kirksville, ma non fu bene accolto nella comunità religiosa né nella società rispettabile. Strinse però amicizia con alcune persone vicine allo spiritualismo che gli prestarono aiuto morale e materiale. Per una decina d'anni visse nell'indigenza, lavorando come medico itinerante nelle città vicine, presentandosi come guaritore magnetico e poi come "aggiustaossa fulmineo". Lentamente si creò un'ottima fama e nel 1886 poté acquistare una casa dove aprì uno studio.
Leggi5. 22 Giugno 1874: nasce l'Osteopatia
Qualche mese dopo essersi trasferito a casa del fratello Edward, che aveva trovato malato e bisognoso di cure, A.T. Still non aveva certezze riguardo al futuro. All'improvviso, la mattina del 22 giugno 1864, venne colpito da una visione travolgente: gli comparve dinanzi agli occhi la soluzione ai lunghi anni di ragionamenti circa la salute e la malattia. In quel momento issò al vento la bandiera della "osteopatia", il nome che anni dopo avrebbe coniato per definire la sua nuova scienza.
Leggi4. Guerra Civile 1861: arruolamento di A. T. Still e gli anni del dopoguerra
A.T. Still si arruolò con i nordisti per difendere gli ideali di libertà e conobbe gli aspetti più atroci della guerra lavorando nelle infermerie. Nel 1864 perse tre figli per malattie e ciò alimentò i suoi dubbi riguardo ai rimedi della medicina tradizionale. Nel primo dopoguerra fu socialmente accettato come imprenditore, medico e uomo politico, ma i suoi studi lo portarono a esprimere idee inaccettabili per la comunità sociale e religiosa, che lo esautorò fino a costringerlo a trasferirsi.
Leggi3. A. T. Still dal trasferimento nel Kansas al secondo matrimonio
Nel 1853 A.T. Still si trasferì nella missione Wakarusa, dove apprese la lingua Shawnee e completò l'apprendistato con il padre, diventando medico ortodosso. Dopo la chiusura della missione, esercitò la professione, pur con i primi dubbi sull'efficacia dei rimedi ortodossi. Fondò inoltre una segheria, acquistò dei terreni e fu un politico abolizionista nello Stato del Kansas prima dell'annessione. Nel 1859 rimase vedovo con tre figli a carico e l'anno dopo si unì alla seconda moglie Mary Elvira Turner.
Leggi2. A. T. Still: dalla nascita al primo matrimonio
Andrew Taylor Still nacque in una devota famiglia di pionieri che dedicava molte ore allo studio della Bibbia e all'educazione dei figli, pur vivendo immersa nella natura selvaggia. Due importanti traslochi interferirono con la frequenza regolare della scuola, ma la sua grande curiosità lo spinse a studiare i libri di medicina del padre, ad analizzare l'anatomia degli animali che cacciava, a industriarsi nelle riparazioni meccaniche e a informarsi su tutte le novità tecniche e le nuove idee.
Leggi1. Origini e discendenza di Andrew Taylor Still
Le radici di A.T. Still riflettono la tipica confluenza di diversi apporti socioculturali dell'America in quell'epoca. La madre, Martha Poage Moore, proveniva da un'abbiente e fiera famiglia di pionieri con origini scozzesi. Il padre, Abram Still, aveva antenati inglesi, tedeschi e olandesi, ma anche – per parte di madre - una nonna nativa americana; cresciuto in una piantagione, si era poi convertito al metodismo ed era divenuto medico e convinto abolizionista, staccandosi dalla famiglia.
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