Reflusso gastroesofageo

a cura di Massimo Valente

L’approccio osteopatico alla gestione del reflusso gastroesofageo (RGE) rappresenta una modalità integrativa e olistica per affrontare questa comune patologia digestiva. In questo articolo, esploreremo come l’osteopatia, attraverso le sue tecniche manuali specifiche, può offrire un contributo significativo nel sollievo dei sintomi del RGE e nella promozione di una migliore qualità di vita per i pazienti.

Cosa è il Reflusso Gastroesofageo?

Il reflusso gastroesofageo si verifica quando il contenuto dello stomaco risale nell’esofago, provocando sintomi come bruciore di stomaco, rigurgito acido e talvolta difficoltà di deglutizione. Questo fenomeno può essere causato da diversi fattori, tra cui anomalie funzionali della valvola tra lo stomaco e l’esofago, conosciuta come sfintere esofageo inferiore.

L’osteopatia e il Reflusso Gastroesofageo

L’osteopatia si basa sul principio che il corpo è una unità e possiede la capacità di auto-regolarsi. Un osteopata, attraverso un’approfondita valutazione e una serie di tecniche manuali, mira a ripristinare il corretto funzionamento dei sistemi corporei per migliorare la salute e il benessere del paziente.

Valutazione osteopatica

La valutazione inizia con un’anamnesi dettagliata e un esame fisico. L’osteopata considera non solo i sintomi relativi al RGE ma anche la storia medica complessiva, lo stile di vita del paziente, per comprendere le possibili cause sottostanti della disfunzione.

Tecniche Osteopatiche per il reflusso:

• Mobilizzazione del diaframma: data l’importanza del diaframma nella regolazione della pressione intra-addominale e nel mantenimento della corretta posizione dello sfintere esofageo inferiore, le tecniche osteopatiche che mobilizzano e ottimizzano la funzione diaframmatica possono essere particolarmente benefiche.
• Trattamento delle disfunzioni viscerali: l’osteopatia considera la relazione funzionale tra gli organi interni e la struttura muscolo-scheletrica. La manipolazione viscerale può aiutare a migliorare la motilità e la funzione dello stomaco e di altri organi coinvolti nel processo digestivo. L’osteopata pone particolare attenzione alla trazione esercitata dal colon discendente sull’angolo colico di sinistra, la cui trazione spinge lo stomaco verso l’alto generando la pressione sulla valvola tra stomaco e esofago e causando il reflusso.
• Normalizzazione della tensione nel sistema miofasciale: le tensioni anormali nelle strutture muscolari e fasciali del torace possono influenzare negativamente la funzione gastroesofagea. Tecniche specifiche mirate a rilassare e bilanciare queste tensioni possono contribuire a ridurre i sintomi del RGE.
• Riequilibrio posturale: un’adeguata postura può influenzare la posizione e il funzionamento degli organi interni. L’osteopata può lavorare per correggere eventuali disallineamenti posturali che potrebbero esacerbare i sintomi del RGE.

Consigli per i pazienti

Oltre al trattamento in studio, l’osteopata fornisce ai pazienti istruzioni e consigli personalizzati per mantenere i benefici del trattamento. Questi possono includere esercizi di respirazione diaframmatica, consigli posturali e suggerimenti alimentari per ridurre i fattori scatenanti il RGE.

Conclusione

L’approccio osteopatico al reflusso gastroesofageo si concentra sulla causa sottostante della patologia e offre una soluzione personalizzata che considera il paziente nella sua interezza. Attraverso tecniche manuali specifiche e una visione olistica della salute, l’osteopatia può essere un valido supporto nella gestione del RGE, contribuendo a migliorare significativamente la qualità di vita dei pazienti. È sempre consigliato, tuttavia, affiancare il trattamento osteopatico ad altri approcci terapeutici che mantengono una visone olistica.