Patologie trattate dall'osteopatia
Sindrome dell’Intestino Irritabile
a cura di Andrea Iachini D.O.
Cos’è la Sindrome dell’intestino irritabile (IBS)
La sindrome dell’intestino irritabile è una condizione molto comune e debilitante, che interessa circa il 20 per cento della popolazione, soprattutto di sesso femminile e con un tasso più alto di prevalenza dai 20 ai 50 anni.
In questo articolo vogliamo descrivere accuratamente cosa si intende per IBS (Inflammatory Bowel Disease), senza confonderla impropriamente con il termine “colite”, e cosa l’osteopatia può fare per intervenire su questa condizione invalidante: disturbo cronico e ricorrente delle funzioni dell’apparato gastrointestinale che interessa il colon e l’intestino tenue con alterazioni delle funzioni motorie, della sensibilità dolorosa e della secrezione di liquidi.
La Sindrome dell’Intestino Irritabile o Inflammatory Bowel Disease (IBS) è un disordine funzionale gastrointestinale caratterizzato da dolore addominale e da un’alterata attività intestinale in assenza di una specifica e univoca patologia organica.
Nella maggior parte dei soggetti con Sindrome dell’Intestino Irritabile le contrazioni dei muscoli dell’intestino sono più lunghe e più energiche del normale.
Questo può avere due conseguenze:
- Il contenuto gastrico è spinto più rapidamente verso l’intestino e causa dolore, presenza di gas, rigonfiamento e, non ultima, diarrea.
- Il contenuto gastrico subisce un rallentamento, con conseguente ritardo nel passaggio degli alimenti e la comparsa di feci dure e disidratate: stipsi/stitichezza.
Sindrome dell’Intestino Irritabile: eziologia
La causa della IBS è ancora sconosciuta e non sono state evidenziate cause organiche, rivelabili attraverso esami di laboratorio od esami di Imaging.
Le cause di questa alterazione funzionale riferiscono di una patologia multifattoriale in cui storicamente sembra avere un peso la componente psicosomatica.
Sebbene la causa della Sindrome da Intestino Irritabile sia sconosciuta, si riconosce sul piano fisiopatologico una combinazione di fattori psicosociali e alterazioni della fisiologia, fattori emotivi, alimentari, ormonali o l’assunzione di farmaci possono scatenare o aggravare i sintomi gastrointestinali.
Nell’IBS si parla spesso di una patologia di natura:
- psicosomatica dove lo stress sembra avere un ruolo incisivo in molti casi.
In parallelo molti studi stanno valutando come altri fattori influenzino lo sviluppo di intestino irritabile:
- familiarità
- esposizione ad alcuni agenti infettivi
- composizione della flora batterica intestinale
- età
- dieta
- ansia o depressione
Una cosa certa è che questa patologia ha forti ripercussioni personali, sociali e professionali nella vita di chi ne soffre.
Sindrome dell’Intestino Irritabile: sintomi e segni
Il dolore o lo sconforto addominale sono i sintomi principali dell’IBS, Questi spesso si attenuano con la defecazione. Sono molte le cause del dolore addominale, ma nell’IBS esso è associato a cambiamenti dello svuotamento intestinale o evacuazione, che si manifestano con diarrea e/o stitichezza. Persone che soffrono di IBS possono avere prevalentemente diarrea, oppure prevalentemente stitichezza, o invece alternare periodi di diarrea alternati a stitichezza. I sintomi possono cambiare nel tempo: possono esserci periodi con sintomi molto intensi, come periodi in cui i sintomi si attenuano o spariscono del tutto.
Sintomi comuni nell’IBS:
- gonfiore della pancia, ovvero una sgradevole sensazione di ripienezza di gas al giro vita
- urgenza improvvisa di dover correre in bagno per evacuare
- presenza di muco (bianco-giallastro) nelle feci
- fastidiosa sensazione di non aver svuotato completamente le feci dal retto (tenesmo).
Comunque il passo più importante è quello di riconoscere la presenza di IBS ma soprattutto escludere il sospetto di altre malattie.
Il dolore addominale deve essere di lunga durata, almeno di molti mesi, ed avere queste caratteristiche:
- Il dolore o lo sconforto diminuiscono con la defecazione
- Il dolore o lo sconforto si associano ad una diminuzione o ad un aumento della frequenza della defecazione
- Il dolore o lo sconforto si associano ad un aumento o ad una diminuzione della consistenza delle feci
Il passo successivo è quello di indagare se vi sono sintomi o reperti fisici che siano suggestivi di altre malattie, quali le malattie infiammatorie intestinali (morbo di Crohn, Colite ulcerosa, cancro del colo-retto, celiachia).
“RED FLAG”:
- Anemia
- Sanguinamento rettale
- Dimagramento inspiegabile
- Febbre
- Sintomi insorti dopo i 50 anni
- Famigliarità per malattie infiammatorie intestinali, celiachia o cancro del colon-retto.
Queste “bandiere rosse” non sono presenti nell’IBS e debbono far pensare alla presenza di altri problemi intestinali più importanti e gravi. Nel caso vi fossero, bisogna segnalarli subito al medico per iniziare una serie di indagini approfondite.
Sindrome dell’Intestino Irritabile: il punto di vista dell’Osteopata
In uno studio condotto da Thu-Van Attali , Michel Bouchoucha e Robert Benamouzig, “Treatment of refractory irritable bowel syndrome with visceral osteopathy: short-term and long-term results of a randomized trial”, nel 2013, su 31 pazienti con IBS cronica, l’osteopatia viscerale si è dimostrata avere un notevole successo da un punto di vista sia sintomatologico sia funzionale.
Il sistema nervoso autonomo gestisce la digestione e i movimenti intestinali: pertanto qualsiasi suo squilibrio può portare ad alterazioni della motilità intestinale, spasmi e irregolarità o anomalie nell’evacuazione. Inoltre, la motilità intestinale alterata genera una congestione dei fluidi ematici e linfatici con conseguente sensazione di gonfiore addominale. L’osteopata, attraverso delle manipolazioni di tipo fasciale con focus attentivo alla motilità viscerale, indirizza e dirige la funzionalità dell’organismo verso il ripristino di una corretta libertà/mobilità degli organi interni e la ricerca di un nuovo equilibrio.
Quanto appena detto avviene lavorando in modo specifico su alcune strutture anatomiche non visibili: fondamentale si rivela la ricerca della profondità palpatoria desiderata per trattare manualmente la struttura direttamente interessata.
In questo caso si parla di visceri; ma il lavoro osteopatico non si fermerà alla sola componente viscerale, andrà a rilevare ed eventualmente a trattare anche altre strutture in collegamento fasciale, neurologico, vascolare e linfatico… ad essa.
L’obiettivo è quello di diminuire gli spasmi dolorosi, ripristinare la corretta motilità intestinale, ripristinare il drenaggio linfatico e venoso e riequilibrare il sistema nervoso autonomo.
Prevenzione e gestione dello stile di vita
Di fondamentale importanza è il consiglio che si può dare al paziente: seguire una dieta equilibrata, bere molta acqua, cercare di ridurre le situazioni di stress, condurre attività fisica ed evitare la sedentarietà. Sarà quindi opportuno avvalersi dell’aiuto di altre figure professionali per un lavoro globale indirizzato alla persona.
Articoli scientifici
- Thu-Van Attali, Michel Bouchoucha e Robert Benamouzig
“Treatment of refractory irritable bowel syndrome with visceral osteopathy: short-term and long-term results of a randomized trial”. 2013 - Axel Müller, Helge Franke, Karl-Ludwig Resch, Gary Fryer
“Effectiveness of osteopathic manipulative therapy for managing symptoms of irritable bowel syndrome: a systematic review”. - Blanche-Maëlle Florance, Gregory Frin, Raffaella Dainese, Marie-Hélène Nébot-Vivinus, Eugénia Marine Barjoan, Sophie Marjoux, Jean-Pierre Laurens, Jean-Luc Payrouse, Xavier Hébuterne, Thierry Piche
“Osteopathy improves the severity of irritable bowel syndrome: a pilot randomized sham-controlled study”.
Contenuti vari
- Associazione Malattie Infiammatorie Croniche Intestinali
“La diagnosi per la Sindrome da Intestino Irritabile”. - Prof. Giancarlo Caletti, Gastroenterologo e Professore dell’Alma Mater Università di Bologna
“La Sindrome dell’Intestino Irritabile (IBS), ovvero la “colite”.
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